Danny Glover, l'attore e regista appassionato della difesa dei diritti civili, ha condannato la posizione degli Stati Uniti contro i cinque prigionieri cubani. La Star di Hollywood è stato portavoce nell'evento organizzato da diverse associazioni di tutto il mondo a Washington in favore della liberazione dei tre eroi cubani ancora in carcere negli Stati Uniti.

L'attore da anni amico della Rivoluzione cubana e bolivariana, e in particolar modo del ex presidente Hugo Chavez, ha visitato di persona Gerardo Gonzàlez, nel carcere di Vitor Ville, dove da quindici anni vive recluso in un regime di isolamento molto duro a causa dell'ingiusta condanna dell'ergastolo.

Glover ha detto che la politica locale dell'America contro l'isola non ha nessun senso, e che Obama ha seguito lo stesso copione delle precedenti amministrazioni.

Lui che ha dedicato la vita a favore del bene comune, ha sostenuto che sono più di cinquanta anni che i cubani subiscono il terrorismo a la guerra fredda degli americani, e il caso dei cinque cubani, rappresenta uno dei processi più assurdi della storia degli Stati Uniti. Cuba ha tutto il diritto di difendersi degli attentati e violazioni, e di farsi rispettare.

Ha inoltre ribadito che la cultura è apolitica, ed iniziare un interscambio culturale fra le due nazioni sarebbe senz'altro un modo più efficace per condividere la cultura dei cubani, cultura ricca di eventi riguardanti qualsiasi campo, dello spettacolo, della musica e dell'arte in generale.

Danny Glover è considerato un'attivista e un lottatore contro tutto tipi di ingiustizia, e si augura che i due popoli arrivino a relazionarsi in modo civile, nonostante la lunga storia della guerra che Washington sostiene contro L'Avana. I messaggi degli artisti cubani e americani sarebbe un metodo più efficace per condividere la loro cultura, legata a sentimenti di due nazioni che dovrebbero avere buoni rapporti di vicinanza, e favorire la liberazione dei tre antiterroristi cubani.