Per l'ennesima volta a Parma si è assistito ad uno scempio storico e anacronistico - scrive in una lettera di protesta scritta dal coordinatore Regionale del Movimento Patria Nostra dell'Emilia Romagna Igor Maselli. La celebrazione del 4 Novembre, giorno dell'unità Nazionale e giornata delle forze armate, che si ferma davanti al monumento dei partigiani per rendere omaggio, è uno scandalo, una forzatura, il cercare di inserire in un contesto predefinito una figura che non c'entra nulla. I partigiani, come si sa, sono "esistiti" dal 1943 fino alla fine della seconda guerra mondiale, quindi che c'entrano con la celebrazione della vittoria della prima guerra mondiale?

E pure un'altra forzatura è stato l'inserire nei quadri delle colonelle dei militari in congedo pure la bandiera dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) che, come tutti sanno, militari non sono! La manipolazione storica della Professoressa Manelli e dall'accondiscendente Sindaco del Movimento Cinque Stelle di Parma, Federico Pizzotti, è vergognoso, così come è vergognoso che nessuno abbia il coraggio di farlo notare". Con questa dura lettera il Coordinatore di Patria Nostra lamenta l'inserimento ritenuto inopportuno di rendere omaggio alla figura dei partigiani in un contesto in cui i partigiani non centravano, ovvero la prima guerra mondiale, periodo storico durante il quale i partigiani ancora non si erano costituiti.

La collaborazione tra il Sindaco di Parma e L'ANPI è ormai risaputa a Parma, ma sicuramente tentare di inserire forzatamente l'Associazione partigiani nelle ricorrenze cittadine, è una forzatura che al Movimento Patria Nostra non va a genio. Già in altre occasioni il referente territoriale aveva fatto notare altri episodi simili non ricevendo mai risposta in merito.

"Che in Italia la storia sia modificata dai vincitori - dichiara il Segretario Nazionale del Movimento Arenare riferendosi alla vicenda - è cosa ormai conosciuta a tutti, ma, ormai nel 2014 si potrebbe anche smettere di sostenere un associazione che ormai non ha più ragione di esistere se non per lo scopo di alimentare, inutilmente l'odio anti fascista."