John Brennan, capo della CIA da due anni, davanti a un folto gruppo di giornalisti e leader mondiali del business riuniti venerdì a New York in occasione del Council on Foreign Relations, ha dichiarato che l'Agenzia dell'intelligence federale - per la quale escono dalle tasche dei contribuenti americani oltre 50 miliardi l'anno, spesso con risultati non soddisfacenti - deve puntare su un maggiore e migliore impiego della tecnologia. Innanzitutto, secondo Brennan, è importante sfruttare al meglio il controllo sui social network, veicolo interessante per quanto concerne lo scambio d'informazioni, la gestione degli attacchi e il reclutamento da parte dell'estremismo islamico.

Il terrorismo è un fenomeno globale ormai e la CIA deve aggiornare la sua strategia passando dai classici 007 al monitoraggio tecnologico dei social network. Seguire quello che succede su queste reti è, secondo il capo della CIA, la miglior strada da intraprendere per "capire se sta per arrivare la tempesta". Il tradizionale spionaggio della CIA si trasforma quindi in cyber spionaggio.

E' proprio grazie all'uso delle tecnologie digitali e ai social network che l'Isis amplifica il suo messaggio a livello globale attirando nelle sue fila pro Califfato tra gli altri ben 20 mila foreign fighters provenienti da 90 Paesi (molti gli Stati occidentali, inclusi gli Stati Uniti). All'Isis in Siria e Iraq si aggiungono il gruppo terrorista africano più feroce Boko Haram che ha di recente giurato fedeltà all'Isis, Al Qaeda in Yemen e altre minacce che giungono dall'Egitto al Sudest asiatico.

Il capo della CIA John Brennan annuncia un cambio radicale di strategia organizzativa: le due divisioni (gli analisti del quartier generale di Langley, da una parte, e gli operativi ovvero le spie sparse nel mondo, dall'altra) non agiranno più separate ma opereranno in tandem come già succede nella direzione antiterrorismo (il Counter terrorism center).

Brennan ha replicato ad un giornalista che lo spionaggio "non è la panacea che sostituisce l'assenza di una sfera di cristallo". La prossima mossa sulla scacchiera del terrorismo globale è, come ha dichiarato lui stesso, "immaginare ciò che avverrà nei prossimi 15 anni usando gli strumenti del futuro, non quelli del passato".

I social network - in particolare YouTube, Twitter, Facebook e Instagram (le reti più usate dai terroristi) - saranno posti al centro dell'attenzione delle nuove strategie della CIA. Secondo Brennan il 'motore' dell'Isis è in sofferenza pur avendo ancora 'benzina', il Califfo non sembra più così invincibile e si prevede un'intesa con la Cina per trovare una collaborazione ideale. Le alleanze per combattere il terrorismo globale sono fondamentali e non soltanto quelle con chi è già alleato americano. La CIA - dichiara Brennan - ha operato bene in tandem con i russi, dalle bombe di Boston alle Olimpiadi di Sochi. L'intenzione della CIA è di stringere accordi con i servizi d'intelligence degli altri Paesi. Conviene a tutti.