Il Disegno di legge sulla Buona Scuola di Renzi ha incassato l'approvazione alla Camera dei deputati: ora sarà la volta del Senato, dove si preannuncia battaglia anche da parte della minoranza del Partito democratico. Renzi ha aperto alle modifiche al Ddl Scuola, ma i sindacati sono molto critici e non vedono l'ora di confrontarsi con il Premier.
Il testo approvato ieri alla Camera è diverso da quello varato dal Consiglio dei ministri del 12 marzo scorso e approdato in Commissione Cultura: i presidi avranno sempre ampi poteri e più responsabilità, i precari da assumere saranno sempre 100 mila, ma gli idonei al concorso 2012 avranno più chance, anche se non da subito.
Leggiamo, dunque, tutte le novità del testo uscito dalla Camera.
Riforma Scuola Renzi: ecco le modifiche sui presidi, precari, albi territoriali, chiamata diretta, sostegno, scuole private, didattica
I presidi avranno qualche potere in meno e qualche responsabilità in più: le loro decisioni, infatti, dovranno essere pubblicate sul sito istituzionale della scuola, un nucleo di valutazione regionale li giudicherà nel loro operato. Continueranno ad assegnare il bonus di merito previa consultazione dei due docenti e dei due genitori.
Per l'assunzione dei precari, è confermata la chiamata diretta dei candidati scelti da albi territoriali. I docenti, però, potranno proporsi ai presidi e alle scuole di proprio gradimento inviando un curriculum: in tal caso, il dirigente potrà richiedere un colloquio.
Chi farà parte dagli albi territoriali, ma non dovesse ricevere alcuna chiamata dai presidi, verrà assegnato a una scuola dall'ufficio scolastico regionale.
Qualche chance in più per gli idonei al concorso del 2012: sono all'incirca 4.200 docenti che verranno assunti, ma solo nel 2016, senza dover rifare il concorso. Qualche speranza che al Senato l'assunzione possa essere anticipata a settembre 2015.
Più poteri al Consiglio d'istituto: approverà il piano triennale dell'offerta formativa predisposto dal preside. In più ogni anno proporrà modifiche al Pof in base alle esigenze e valuterà le candidature dei docenti scelti dal dirigente scolastico.
Sgravi fiscali per chi sceglie le scuole private: sono state innalzate, infatti, le detrazioni anche per gli studenti delle superiori.
400 euro annui con un risparmio di 76 euro, non sono pochi. School bonus anche per le scuole paritarie: chi fa donazioni avrà il credito d'imposta, detraendo così soldi alle tasse e, quindi, all'erogazione dei servizi pubblici.
I prof dovranno fare da subito una scelta: insegnare il sostegno oppure la propria materia. Aumenteranno, in tal modo, le supplenze per il sostegno. L'età dell'apprendistato sarà innalzata a 16 anni per combattere la dispersione scolastica.
Nuovi concorsi scuola 2016, cambierà l'accesso, il contratto, la formazione Tfa e gli insegnanti in carcere
Cambia del tutto il concorso, dal 2016 unico canale di accesso all'insegnamento: verrà introdotto un super punteggio per i titoli e per gli anni in cui si è svolto il servizio.
I vincitori del concorso, poi, saranno assunti non a tempo indeterminato, ma con contratto di apprendistato di tre anni, durante i quali verrà svolta la formazione ed il tirocinio. Al termine dei 3 anni, non è garantita l'assunzione.
Tra le novità, i docenti di ruolo potranno insegnare nelle scuole all'interno delle carceri. Sarà un ruolo speciale con abilitazione specifica.