Aumentano le tensioni tra Francia e Italia per l'emergenza immigrazione. Centinaia di migranti sono fermi a Ventimiglia da venerdì, in attesa dell'apertura della frontiera verso la Francia. Gli uomini dormono sulle scogliere, mentre le donne sono rimaste nei centri di accoglienza improvvisati, quasi tutti nelle stazioni ferroviarie. Portano magliette con scritte "Abbiamo bisogno di libertà" e "Aprite le frontiere". Chissà se qualcuno, ben informato, ne indosserà presto un'altra: "Rispettate l'Accordo di Schengen". Qualcuno ha provato ad attraversare la frontiera a nuoto.

Arrivati a questo punto della traversata, tanto vale rischiare un altro po'.

La decisione della Francia

Gli immigranti sono sprovvisti di documenti e provengono per la maggior parte dall'Eritrea, dalla Costa d'Avorio e dal Sudan. Sono accompagnati da moglie e figli e molti sono partiti dalla Libia. La Francia ha bloccato per loro il transito per la frontiera, senza tenere conto dell'Accordo di Schengen che garantisce il libero transito di persone e merci tra gli Stati membri dell'Unione Europea e alcuni Stati terzi. Le autorità francesi hanno attivato un piano di sorveglianza e controllo della gendarmeria per evitare il transito. Alcune testimonianze rivelano che molti migranti vogliono raggiungere la Francia, ma che la loro destinazione finale sono la Germania e la Svezia, dove molti hanno parenti che li aspettano.

Verso l'Europa del Nord

Secondo il sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano, la situazione è molto delicata. Alcuni immigrati hanno cominciato uno sciopero della fame per fare pressione sulla Francia. Ma non è la prima volta che accade qualcosa di simile: già nel 2011 la Francia aveva chiuso la frontiera per evitare il passaggio degli immigrati.

La differenza è che questa volta, forse per la criticità dei conflitti in Medio Oriente e Nord Africa, i migranti sono davvero numerosi e non hanno nessuna intenzione di andare via.

L'Accordo di Schengen

La normativa dell'Unione Europea prevede che gli immigranti senza documenti debbano chiedere asilo politico nel Paese dove sono entrati e restare lì finché questo non viene approvato.

Questa regola entra però in conflitto con l'Accordo di Schengen e della libera circolazione dei cittadini tra gli Stati europei, che rende difficile l'intercettazione di questi immigrati una volta che entrano in un altro Paese. La Francia ha replicato alle accuse di violazione dell'Accordo, sostenendo che il blocco è valido soltanto per chi non possiede documenti in regola.

Bloccati in Italia

Fino ad oggi, il libero transito di persone nello spazio europeo era sospeso temporaneamente a causa del vertice del G7 a Baviera. Francia, Austria e Germania avevano aumentato i controlli, respingendo dalla regione delle Alpi Marittime, a sud del Paese, circa 1.500 persone. Più di 1000 sono state riportate in Italia.

I disagi in Italia non sono solo a Ventimiglia. Si stima che nelle stazioni ferroviarie delle principali città italiane ci siano 76mila persone in attesa di continuare il loro viaggio verso il nord dell'Europa. Resta da capire se il problema sarà affrontato da tutta l'Europa.