Guido Improta, assessore ai trasporti della giunta di Ignazio Marino, ha deciso di dare le dimissioni. Intanto a Matteo Orfini, presidente del Pd con l'incarico di commissario del Pd romano dopo le vicende emerse dall'inchiesta di mafia capitale, è stata assegnata una scorta per motivi di sicurezza. Insomma, una bufera sempre più potente si sta abbattendo sui colli di Roma.

Le dimissioni di Improta

L'assessore ha reso nota la sua intenzione di lasciare il suo incarico, come riporta il sito dell'ansa. Improta ha tenuto a sottolineare come questa sua mossa non sia in alcun modo da collegare con quanto sta succedendo in questi giorni in Campidoglio, dichiarando che la sua era "un'esperienza a termine" (ansa.it).

Ha smentito anche che le dimissioni dipendano dal volere delle alte sfere del partito: "non c'è stata alcuna telefonata da parte di Renzi" (ansa.it), ha precisato Improta. Lasciando perdere pensieri maliziosi, che porterebbero a pensare che i tempi di queste dimissioni sono un po' sospetti, è un fatto che questo avvenimento diventa, per Marino, un'altra gatta da pelare, che va ad aggiungersi ad un grosso cumulo di preoccupazioni al quale il sindaco deve far fronte. Sembra infatti che giorno dopo giorno, si stia creando un vuoto intorno a lui, come se fosse il capitano di una nave che sta affondando. Nave dove solo il sindaco sembra aver intenzione di rimanere imbarcato, anche a costo di affondare con essa, mentre tutti gli altri ufficiali corrono alle scialuppe per salvarsi la pelle.

Orfini sotto scorta

Intanto a Matteo Orfini, strenuo difensore di Marino, è stata assegnata una scorta per motivi di sicurezza. Sul sito dell'ansa si leggono parole di solidarietà verso il presidente Pd da molti esponenti del suo partito. Orfini ha il compito di depurare il Pd romano dalle infiltrazioni mafiose, per cercare di riportare il partito capitolino sulla retta via.

Il fatto che sia necessaria per lui una scorta è un segnale di quanto la situazione sia grave e di quanto siamo ancora lontani dal riportare la piena legalità nella politica romana. In tutto questo, la posizione di Marino si fa ogni giorno più precaria. Sembra sempre più difficile che il sindaco riesca a conservare la sua carica, come ha detto più volte di voler fare.

Certo, le dimissioni di Marino non risolverebbero comunque un problema così grosso come quello con cui la città sta facendo i conti, che getta sul mondo politico una secchiata gelida di sfiducia e distacco dei cittadini. La situazione è grave a livello politico oltre che a livello giudiziario: le persone sono sempre più distanti dalla politica, come si deduce dai dati sull'astensionismo delle recenti elezioni amministrative. Il processo di risanamento di Roma potrebbe essere molto più lungo di quanto Orfini, e probabilmente anche lo stesso Renzi, possano prevedere. Intanto sono ancora in corso le indagini della magistratura, che si spera non portino alla luce ulteriori intrecci tra mafia e politica.