I politici e i loro vizi. In Italia ne abbiamo viste di cotte e di crude: da chi è stato pizzicato con trans e droga, a chi si era fermato con l'auto vicino a una trans, a chi è stato beccato con droga e prostitute, a chi teneva festini in casa nonostante fosse Premier. Ormai gli italiani sembrano non scandalizzarsi e indignarsi più, per le troppe notizie che giungono quotidianamente. Ma in fondo, certe notizie fanno ancora specie e ci lasciano basiti, soprattutto se accadono all'interno delle istituzioni. Soprattutto nella massima istituzione politica italiana: il Parlamento, dove vengono partorite le leggi che regolano la nostra vita quotidiana.

Almeno lì si chiederebbe un minimo di dignità e serietà.

E questa notizia è una di quelle che disonorano queste sedi, ma per fortuna non è successo in Italia. Bensì in Brasile. E il modo con il quale il protagonista si è difeso, è altrettanto imbarazzante. Scuse da ragazzini beccati dalla prof in classe.

Cosa ha combinato e come si è difeso

Come riporta Libero, il parlamentare in questione è Joao Rodrigues, beccato mentre guardava un video porno sul suo Smartphone, mentre alla Camera era in corso un dibattito. Ma non si è fermato qui. Ha condiviso la visione con altri suoi colleghi vicini di seggio. Il web ci ha messo poco per far emergere il suo atteggiamento vergognoso, e lui, ha provato a giustificarsi con delle scuse davvero poco credibili.

Ha infatti detto di aver ricevuto quel video su WhatsApp e di stare per eliminarlo, ma prima doveva dargli uno sguardo attento. E in effetti è quello che ha fatto. Peccato che fosse un parlamentare in Parlamento e non uno studente a scuola. Il che pure sarebbe grave in realtà. E pensare che il Brasile ha tantissimi problemi, ma i suoi governanti hanno ben altro a cui dedicarsi.

Vedremo se si dimetterà dopo questa figuraccia.

Ad onor del vero, questi scandali capitano in molti Paesi e non solo in Italia e Brasile. Due anni fa in Inghilterra diversi parlamentari di maggioranza e opposizione furono travolti in uno scandalo di orge gay e pedopornografia.