Condanna a 3 anni di reclusione per Silvio Berlusconi e Valter Lavitola per il reato di corruzione, in relazione al processo che si è tenuto a Napoli che oltre all' ex cavaliere e l'ex direttore dell'Avanti, vede coinvolto anche lì ex senatore Sergio De Gregorio, colui che ha dato il via all'inchiesta della procura partenopea confessando di aver ricevuto dal leader di Forza Italia 3 milioni di euro per votare contro la fiducia al governo e far cadere il governo Prodi, frutto della risicata vittoria elettorale del Professore che nel 2006 conquistò rocambolescamente la maggioranza al Senato con appena 2 seggi di margine.

I fatti contestati

Le condanne, emesse ieri dal Tribunale di Napoli, fanno riferimento alla caduta del governo guidato da Romano Prodi che fu sfiduciato in Senato nel gennaio del 2008. Secondo i magistrati quel voto è stato ottenuto attraverso l'opera di corruzione portata avanti dall'ex premier per ottenere le elezioni anticipate e tornare a Palazzo Chigi attraverso il voto popolare, come avvenne in realtà nell'aprile del 2008. Sembra dunque non essere stata presa per nulla in considerazione dai magistrati la questione tutt'altro che irrilevante che i voti decisivi per far cadere il governo in realtà arrivarono da 2 dei 3 senatori dell'Udeur, Clemente Mastella e Tommaso Barbato, che passarono all'opposizione dopo l'arresto di Sandra Lonardo ai tempi presidente del Consiglio Regionale della Campania e moglie dello stesso Mastella.

Reazioni alla sentenza

La sentenza di condanna non lascia indifferente Silvio Berlusconi che parla apertamente di sentenza assurda e di persecuzione politica condotta da magistrati politicizzati che hanno impostato un processo tutto politico. L'avvocato dell'ex premier Niccolò Ghedini si dice sicuro di riuscire a ribaltare la sentenza in appello ed eventualmente in Cassazione.

Forza Italia fa quadrato intorno al leader e parla di sentenza politica come riferito da Renato Brunetta e Maurizio Gasparri. Non parlano almeno per ora dalle parti del Pd, come non ci sono dichiarazioni dei leader degli altri partiti presenti in Parlamento.

Prescrizione in arrivo

Almeno una buona notizia per Berlusconi ci sarebbe: dal prossimo 6 novembre il reato contestato agli imputati cadrà in prescrizione rendendo vana la condanna di oggi.

Appare chiaro che non ci sono i tempi nemmeno per iniziare il processo d'Appello e a partire da quella data l'ex cavaliere e Valter Lavitola usciranno definitivamente dal processo a meno che, e pare assai improbabile, che si decida di rinunciare alla prescrizione.