Grillo e Renzi sono lontani soltanto sette punti percentuali, in Grecia sembra in vantaggio il no: questi gli esiti degli ultimi sondaggi politici aggiornati ad oggi 2 luglio che si concentrano in contemporanea sia sulla politica interna che su quella estera. Al centro delle rilevazioni statistiche i dati diffusi dagli istituti Demopolis e Piepoli e le proiezioni rese pubbliche da Ephemerida Ton Syntakton, uno dei principali quotidiani greci. Partendo dal caso italiano non sorprende davvero più l'ascesa del M5S di Beppe Grillo, che giorno dopo giorno continua a guadagnare terreno e soprattutto credito nei riguardi del rivale Renzi. Il PD dal canto suo pare invece aver imboccato la via opposta in forma quasi strutturale: il calo di consensi è sempre più accentuato, un declino che il premier non sembra in grado (almeno al momento) di arginare. Per quanto concerne la situazione greca il bilancio che emerge dai sondaggi è più che complesso da leggere: i no riguardo al referendum indetto da Tsipras sono in vantaggio ma tutto può essere ribaltato anche perché variabili come la chiusura delle banche hanno già dimostrato di poter influenzare il voto. In molti continuano infine a criticare l'opportunità stessa di aver rimesso scelte così delicate nelle mani del popolo: nelle pieghe di una lotta che vede contrapposti quanti sostengono che la cosa sappia di demagogia e quanti invece vi individuino i germi della più vera democrazia si inserisce il pensiero di quanti rinvengono comunque qualcosa di 'romantico' nel decidere di rimettere alla volontà del popolo scelte che possono cambiare il volto di una nazione.

Intenzioni di voto e ultimi sondaggi politici oggi 2 luglio: PD di Renzi e M5S di Grillo vicinissimi, in Grecia dovrebbe vincere il no

A finire al centro degli ultimi sondaggi politici aggiornati ad oggi 2 luglio le rilevazioni degli istituti Piepoli e Demopolis. Entrambi confermano un PD in vantaggio sul M5S, ma se il primo fissa il distacco in 10 punti percentuali il secondo parla di un 7% che apre a numerosi spunti di riflessione. Partendo dai dati Demopolis, il PD viene dato al 32% in calo del 3%, trend opposto a quello del M5S di Beppe Grillo che sale invece del 4% portandosi al 25% complessivo. Bene la Lega Nord che sale di 1 punto (16%), in ripresa anche Forza Italia che sale al 12%. Inutile sottolineare quanto sia ridotto il distacco del PD dal M5S se solo si pensa ai quasi 20 punti che il partito di governo poteva vantare fino a pochi mesi fa. Più 'contenuti' i dati di Piepoli, che stima il PD al 34% e il M5S al 23,5%. Anche la ripresa di Forza Italia viene messa in discussione (11%), con solo il trend della Lega Nord ad essere confermato in pieno (16,5%).



Passando al caso greco, sono giunti gli esiti dei primi sondaggi politici effettuati a campione in merito al referendum proposto da Tsipras. Il 'no' è vantaggio con il 54% dei consensi, il fronte dei 'si' si attesta al 33%, il 13% invece è indeciso. Come si diceva pocanzi, alcune variabili possono influenzare il voto in maniera decisiva: l'opinione dei greci cambia ad esempio se 'rilevata' prima o dopo l'annuncio della chiusura delle banche disposta dal governo per lunedì scorso. Prima dell'annuncio il no era al 57% mentre il si ruotava attorno al 30%, dopo invece le quote sono risultate sensibilmente diverse: 37% per il si, 46 per il no e 17 per gli indecisi. I greci avvertono insomma addosso il peso di una scelta che potrebbe decidere il destino dei propri figli e nipoti. La mossa sbagliata adesso costerebbe cara ad intere generazioni di ellenici.