Accanto ai detenuti anche nei giorni di Ferragosto per rilanciare gli appelli per la concessione di indulto o amnistia. ll leader storico radicale Marco Pannella, che da poco ha interrotto per un breve periodo lo sciopero della sete per chiedere il ripristino di condizioni di legalità all'interno degli istituti penitenziari italiani ma che oggi lo ha ripreso, insieme alla segretaria dei Radicali italiani, Rita Bernardini, visiterà sabato 15 agosto il carcere di Teramo e domenica 16 agosto il carcere di Pescara.

Giustizia, i radicali in visita nelle carceri di Teramo e Pescara a Ferragosto

Secondo quanto anticipato in una nota stampa dal movimento radicale, Pannella e Bernardini visiteranno i due istituti penitenziari guidando una delegazione di cui fanno parte il segretario di "Amnistia Giustizia Libertà" Vincenzo Di Nanna, il direttore di Radio Radicale Alessio Falconi, e alcuni esponenti del movimento tra i quali Rosa Quasibene, Ricardo Chiavaroli, Laura De Berardinis, Francesco Radicioni e Maria Cristina Polidoro. Nel frattempo Pannella, secondo quanto si apprende da una nota del movimento radicale rilanciate dalle agenzie di stampa, riprende oggi lo sciopero della sete che aveva interrotto in diretta nei giorni scorsi su SkyTg24 dopo la vicinanza espressa nei suoi confronti e verso le sue battaglie dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ancora non ha espresso nessuna posizione specifica in merito ai quattro disegni di legge per la concessione di amnistia e indulto che dal 31 agosto ritornano in discussione in commissione Giustizia al Senato della Repubblica.

Amnistia e indulto: Pannella riprende sciopero sete a fame, proposte al Senato

"Si ricorda che il leader radicale - si legge nel comunicato stampa che annuncia le iniziative di ferragosto dei radicali - prosegue la sua iniziativa nonviolenta di digiuno e della sete per il rispetto del diritto e della legalità, la giustizia, i processi e i problemi legati al mondo carcerario".

L'iniziativa di Marco punta a sostenere il Capo dello Stato nel sollecitare al Parlamento gli "obiettivi fissati nell'intervento alle Camere dell'ottobre 2013 dall'allora Capo dello Stato". Nel famoso messaggio alla Camera sulla questione carceraria, come si ricorderà, Giorgio Napolitano, chiese espressamente a senatori e deputati l'approvazione di leggi straordinarie di clemenza generale ad efficacia retroattiva come amnistia o indulto che però ancora tardano ad arrivare nonostante restano drammatiche le condizioni di vivibilità all'interno delle carceri italiane.