Il leader della Lega Nord Matteo Salvini insiste nel dire no ad ogni ipotesi di clemenza generale come amnistia o indulto per i detenuti. Pene più severe e più certe, da scontare nelle carceri e se c'è sovraffollamento costruire nuovi istituti penitenziari. E' questa, in estrema sintesi, la posizione del Carroccio sulla questione carceraria. Il leader leghista non si fa commuovere da Papa Francesco, che con il suo appello per la "grande amnistia" in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia ha cercato di smuovere le coscienze dei politici dopo aver già messo in questi mesi la tutela dei diritti umani dei detenuti tra i temi nell'agenda del suo pontificato.
Carceri e giustizia, Salvini contro l'appello di Papa Francesco
"Questo Papa - ha detto Salvini ieri ai microfoni di Rtl 102.5 - sta facendo cose straordinarie. Mi sono solo permesso di dire - ha aggiunto facendo riferimento alle polemiche con i vescovi - che quando il Pontefice ha detto che siccome comincia il Giubileo gli piacerebbe una grande amnistia per migliaia di carcerati, io - ha sottolineato il leader leghista - preferirei che i carcerati stessero a scontare la propria pena fino all'ultimo giorno. Perché più che ai carcerati - ha proseguito Salvini commentando l'appello del Pontefice su Rtl 102.5 - sono vicino alle loro vittime. Però il Papa fa il Papa - ha concluso l'europarlamentare del Carroccio - ed è mille metri sopra di me.
Indulto e amnistia, i 4 ddl in commissione Giustizia al Senato
Nel frattempo, da oggi martedì 22 settembre fino venerdì 25 settembre, come riporta la convocazione pubblicata sul sito del Senato della Repubblica, restano nell'agenda dei lavori della commissione Giustizia di Palazzo Madama i 4 ddl per la concessione di indulto e amnistia.
La commissione presieduta da Francesco Nitto Palma prevede l'esame di diversi ddl tra i quali quello sulla riforma della prescrizione dei reati, sulla disciplina delle coppie di fatto, il ddl sul contrasto all'omofobia. In calendario anche i ddl con le nuove norme che disciplinano il reato di concorso esterno ad associazione mafiosa e quello che punta a introdurre nel codice penale il reato di depistaggio.
Nonostante l'appello del Papa non si prevede nessuna corsia preferenziale per i ddl finalizzati a concedere lo sconto della pena o l'estinzione del reato.
Dopo Cuba, Nigeria e Burkina Faso amnistia nell'ex Jugoslavia?
Intanto, dopo Cuba, Nigeria, Burkina Faso anche nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) si comincia a parlare di indulto o amnistia. Secondo quanto riporta l'agenzia Agi citando il sito d'informazione "Balkan Insight", sono in corso proteste davanti al parlamento per chiedere "la riduzione o la cancellazione delle pene, per i carcerati condannati per reati minori". L'obiettivo della manifestazione è quello di raccogliere 10mila firme per presentare un'istanza collettiva di amnistia per tutti i detenuti per reati lievi, che sarebbero "il 40%" delle persone carcerate nell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia.