Mentre si resta in attesa della discussione - in calendario dal 7 all'11 settembre in commissione Giustizia al Senato - sui 4 ddl per amnistia e indulto, prosegue il dibattito politico e sociale sulle recenti parole scritte dal Pontefice in una lettera per il Giubileo Straordinario della Misericordia. Il messaggio sull'amnistia è "un nuovo segnale da parte di Papa Francesco, un nuovo alla politica sul destino degli ultimi". Lo ha sottolineato il coordinatore dei garanti dei detenuti Franco Corleone, sottolineando che "questo annuncio di liberazione rivolto ai detenuti - ha detto - va meditato dalla politica.

Quanto alla questione amnistia - ha proseguito Corleone - penso che debba essere messa in cantiere in correlazione con il cambiamento delle leggi criminogene".

Leggi straordinarie di clemenza per i detenuti, dibattito acceso dopo l'appello del Pontefice

"L'amnistia auspicata dal Santo Padre in occasione del Giubileo straordinario - ha dichiarato in una nota Donato Capece, segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria Sappe - possa essere l'occasione per far ripartire il sistema penitenziario del Paese. Occorre garantire carceri più umane -ha sottolineato - anche alle donne ed agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria. Un'amnistia - ha aggiunto il leader del Sappe - potrebbe essere il punto di partenza per far ripartire il sistema.

Ma - ha evidenziato il sindacalista commentando l'appello di Papa Francesco - ad essa deve seguire l'approvazione di riforme strutturali sull'esecuzione penale". "Le parole di Papa Francesco sono totalmente condivise dall'associazione Antigone", scrive in una nota il presidente Patrizio Gonnella sottolineando che è ancora presente il problema del sovraffollamento penitenziario: "In questo momento - ha detto - ci sono 53mila detenuti in Italia.

Le parole del Papa sono un auspicio rivolto - ha evidenziato il presidente dell'associazione in prima fila per la tutela dei diritti dei detenuti - a chi poi dovrà prendere delle decisioni". Secondo Gonnella il messaggio del Pontefice "non va sottovalutato nella sua semplicità, bensì - ha aggiunto - preso in considerazione per il suo valore".

Indulto e amnistia, ddl dal 7 all'11 settembre 2015 al vaglio della commissione Giustizia del Senato

"La richiesta del Papa per un'amnistia - ha affermato in una nota il deputato del Pd Edoardo Patriarca - deve essere un'occasione per rendere più umano il nostro sistema penitenziario. Facciamo ripartire il dibattito - ha aggiunto il parlamentare dem componente della Commissione Affari Sociali - affinché migliorino ancora le condizioni di vita nelle nostre carceri e si dia impulso alle pene alternative". La pensano diversamente i gruppi parlamentari di opposizione, anche se va detto che sulla questione c'è comunque poca chiarezza nel Pd. "ll Santo Padre fa il suo 'mestiere' e nel Giubileo della Misericordia - ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli - non può che essere misericordioso.

Tuttavia giova ricordare che in questo ultimo lustro - ha proseguito il parlamentare - in Italia per i delinquenti incalliti il Giubileo della misericordia, dell'indulto e dello svuotacarceri c'è stato praticamente ogni anno e non ogni 25. Ora - ha detto - è un po' troppo".