La pausa estiva è giunta ormai al termine e i lavori parlamentari stanno riprendendo gradualmente. Nella giornata di domani, mercoledì 2 settembre, in Commissione Giustizia riprenderà il dibattito sulla riforma del sistema carcerario, anche se bisognerà aspettare l'8 settembre per la ripresa ufficiale delle discussioni. Tra i vari argomenti, quello su indulto e amnistia attirerà l'attenzione degli addetti ai lavori. Sono diverse le proposte di legge che mirano ad un miglioramento delle condizioni di vita nei penitenziari italiani.
Pessime condizioni igienico-sanitarie in molte carceri italiane
Nei mesi scorsi sono stati riportati fatti che hanno evidenziato una situazione abbastanza difficile con carenze sia strutturali che di personale in molte delle carceri italiane. Anche le pessime condizioni igienico-sanitarie hanno provocato una 'levata di scudi' da parte di molte associazioni a tutela dei detenuti. Una recente indagine statistica ha rilevato che 2 detenuti su 3 hanno contratto malattie più o meno gravi. Per questo motivo si auspica un intervento immediato da parte delle istituzioni.
Capece: 'Le condizioni di vita nelle celle non sono migliorate'
Intanto, le notizie che giungono da alcuni istituti di pena, mettono in evidenza che, in questi primi 8 mesi dell'anno, sono stati 31 i suicidi avvenuti nelle carceri italiane con un aumento di aggressioni nei confronti di agenti in servizio.
Solo nell'ultimo mese, sono stati 6 i detenuti trovati morti in alcuni penitenziari italiani. Donato Capece, segretario del Sappe (Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria), ha evidenziato in una recente dichiarazione che le condizioni di vivibilità nelle celle non sono migliorate, in quest'ultimo periodo, nonostante alcuni rappresentanti del governo hanno sottolineato un miglioramento della situazione carceraria.
'Le condizioni nelle carceri italiane, nonostante i richiami dell'Unione Europea, non sono affatto migliorate rispetto al passato. I detenuti che lavorano sono davvero pochi e per qualche ora a settimana. Si auspica un intervento immediato al fine di impiegare la popolazione carceraria in progetti di recupero ambientale fuori dagli istituti di pena e con altri servizi all'interno delle strutture stesse'.