A far parlare di lui e a sollevare l'ennesimo scandalo è un ristoratore, Lino Amantini, titolare di un ristorante che si trova nelle vicinanze di Palazzo Vecchio. Per parlare bene del suo amico Matteo Renzi, ha sollevato l'ennesimo scandalo in casa PD. I fatti risalirebbero al 2007, quando l'attuale Premier Renzi, ricopriva ancora l'incarico di Sindaco di Firenze.

Cene e pranzetti a carico degli Italiani

Ad intervistare il ristoratore amico di Renzi ci ha pensato la testata "il fatto quotidiano", alla quale vengono svelati alcuni episodi che sanno di scandalo.

Nel lontano 2007, quando Matteo Renzi era ancora Presidente della Provincia e successivamente Sindaco di Firenze, era solito andare nel suo ristorante preferito "da Lino". Il ristorante a detta del proprietario attualmente è in calo d'introiti, ma stavolta non per colpa dellacrisi economica, bensì per l'assenza da Firenze di Matteo Renzi, politico di buona forchetta. Portafogli piccolo però, anzi assente, tanto che i pranzi e le cene venivano messi tutti a spesedel Municipio. Costiche non sono passati inosservati dalla Corte dei Conti che ha constatato che tra le spese di rappresentanza del Premier, negli anni in carica da Presidente della Provincia, nella sola voce "pasti" risulterebbe una spesa di circa 600.000 euro, mentre per il periodo nel quale ha ricoperto l'incarico di Sindaco di Firenze, l'importo non è stato ancora svelato.

Marino e Renzi, vizio di famiglia?

Sembra quasi che sia un vizio di famiglia, anzi di partito, la bufera rimborsi che ha colpito l'ex Sindaco di Roma, Ignazio Marino. Ora a pagarne le spese e ad entrare nella ghigliottina mediatica, sarà proprio il Premier in carica Matteo Renzi. Quest'ultimo dovrà dare spiegazioni alla Corte dei Conti, ma per dovere di Premier anche agli Italiani, che in un periodo di crisi che dura oramai da anni, si sono visti tassati e ridotti sull'orlo della crisi, mentre lo stesso Renzi pranzava per se e per i suoi, a carico dello Stato Italiano.

Fatture da migliaia di euro, pranzi, cene e a volte anche festicciole (così racconta Lino il ristoratore), tanto che all'interno della sua trattoria era stata delineata una apposita sala per ospitare l'amato amico Matteo e che, per abitudine culinaria, la sala venne battezzata come la "sala di Renzi". Inoltre, per omaggiare il tanto adorato politico, la sua portata preferita venne inserita nel menù della casa: il piatto di Matteo, salmone e melone.