Nel day after delle dimissioni del sindaco Ignazio Marino, i romani stanno esultando e immediate sono arrivate anche le reazioni degli esponenti del Pd renziano e delle opposizioni. Il leader del M5S, Grillo, ha rivendicato il successo della caduta di Marino insieme con la Lista Marchini, grazie alla pubblicazione degli scontrini delle cene con la carta di credito del Campidoglio, che ha permesso di far esplodere il sindaco e la sua giunta capitolina.

Renzi ha rottamato Marino e Roma?

Il premier Renzi, con pressing infuocato durato 24 ore con il Pd romano, ha presentato il conto ad Orfini, Presidente e Commissario del Pd romano, "rottamando" il sindaco di Roma.

Secondo alcune voci di corridoio di alcuni dirigenti del Nazareno, tuttavia, Renzi avrebbe aperto per Roma uno scenario inquietante, commissariando la Capitale che tra pochi mesi aprirà le porte alGiubileoin attesa delle prossime elezioni amministrative del 2016.

I possibili candidati a sindaco di Roma

Mentre il Pd sta pensando al dopo Marino e a impedire di consegnare le chiavi della Città Eterna al M5S e al centro destra, il leader del Carroccio in un intervento ad Agorà su Rai 3 ha annunciato che per la prima volta la Lega Nord correrà su Roma. Salvini, inoltre, ha dichiarato di non conoscere Marchini e che sarebbe a favore della candidatura della Meloni, anche se potrebbe non essere l’unica.

Le forze dell’opposizione e il centro destra, dunque, stanno scaldando i motori per conquistare le chiavi della città eterna: in campo è sceso il M5S con Alessandro Di Battista, che si è candidato sindaco di Roma e ha chiesto ai romani di metterlo alla prova, ma anche Alfio Marchini, il quale dopo aver perso la sfida con Marino nelle scorse elezioni, vorrebbe ridare Roma ai romani.

Fratelli d’Italia, infine, punta forte su Giorgia Meloni, che in queste ultime ore ha postato su Facebook la richiesta di dimissioni immediate di Marino.

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