Fuori dal calendario dei lavori della commissione Giustizia del Senato, almeno per la prossima settimana, i quattro ddl per la concessione di amnistia e indulto tornati d'attualità dopo l'appello di Papa Francesco in occasione del Giubileo Straordinario. Appello per le misure straordinarie di clemenza generale per i detenuti che dovrebbe essere riproposto e istituzionalizzato in occasione dell'apertura del Giubileo della Misericordia il prossimo 8 dicembre.
In commissione Giustizia al Senato in agenda la legge di Stabilità 2016
Intanto, nella settimana dal 2 al 6 novembre non sono più nel programma dei lavori della commissione Giustizia di Palazzo Madama né i quattro disegni di legge per indulto e amnistia, né tutti gli altri ddl ancora in esame.
Al vaglio della commissione parlamentare presieduta dal senatore Francesco Nitto Palma l'esame congiunto dei ddl 2112, Tab. 5 (Legge di bilancio e tabella giustizia) e 2111 (legge di Stabilità 2016), relatore dei rapporti il senatore del Pd Beppe Lumia. Attese dalla commissione giustizia anche novità sulle norme per le visite in carcere ai detenuti. Intanto, è tornata oggi in libertà Vanna Marchi, la nota venditrice televisiva, condannata per associazione a delinquere, truffa e bancarotta fraudolenta, che grazie alla semilibertà e all'indulto del 2006 (l'ultimo varato dal Parlamento) ha finito di scontare la pena.
Nuovo rinvia dei ddl quattro per la concessione di indulto e amnistia
Nel frattempo, a proposito di carceri e giustizia, a Montecitorio prende il via l'esame del ddl presentato dal parlamentare del Partito democratico Alessandro Zan sul diritto all'affettività dei detenuti all'interno degli istituti penitenziari.
Ed è subito scontro tra la Lega Nord di Matteo Salvini e il Pd di Matteo Renzi. "Ennesimo delirio - ha dichiarato in una nota il capogruppo leghista in commissione Giustizia - targato Pd. Stanze per il sesso in carcere - ha sintetizzato il deputato Nicola Molteni - per allietare i detenuti. Il partito di Renzi - ha aggiunto il parlamentare leghista - vuole trasformare le galere in veri e propri bordelli con una proposta di legge sulle relazioni affettive dei detenuti.
Ormai - ha sottolineato - siamo alla follia totale".
Nuova proposta di legge per il diritto all'affettività nelle carceri italiane
"Sarebbe buona cosa - ha replicato Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera - non strumentalizzare una tematica complessa e delicata come il diritto all'affettività dei detenuti riducendola - ha sottolineato - a una questione di sesso in carcere.
Il problema - ha aggiunto la Ferranti - è ben più serio e investe il rispetto della dignità umana e la necessità - ha sottolineato la parlamentare del Pd - di garantire accettabili e non umilianti condizioni di vita negli istituti di pena".