Il Movimento 5 Stelle sorpassa il Partito Democratico nel sondaggio di EMG del 2 novembre 2015. La simulazione, effettuata da EMG per il telegiornale di Enrico Mentana, si riferisce all’ipotesi di ballottaggio, effettuato con le regole dell’Italicum, tra M5S e Pd. Sempre nello stesso sondaggio, il Pd continuerebbe ad avere la meglio nel caso in cui il ballottaggio fosse contro una lista di centrodestra.

Sondaggio EMG per La7: M5S sorpassa il Pd

Secondo il consueto sondaggio del lunedì commissionato dal tg di La7 all’istituto EMG, in caso di elezioni politiche, il Pd sarebbe ancora il primo partito con il 32,2 per cento di preferenze, ma in calo dello 0,3 per cento rispetto alla settimana scorsa, con M5S al secondo posto grazie ad una percentuale del 27,3, in crescita dello 0,2 per cento.

Nel campo del centrodestra, si conferma la supremazia della Lega Nord, al 14,1 per cento, su Forza Italia, registrata all’11,7 per cento.

Ma la sorpresa di questo sondaggio del 2 novembre giunge dalle simulazioni di ballottaggio. Al secondo turno, infatti, in caso di ballottaggio tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sarebbe quest’ultimo a prevalere con il 50,6 per cento delle preferenze (+ 1,1 rispetto al sondaggio del 26 ottobre), contro il 49,9 (-1,1%) del Partito Democratico.

Se il ballottaggio fosse tra Pd ed una lista di centrodestra, il partito di Renzi avrebbe, sempre secondo il sondaggio, una maggioranza del 52,9 per cento, contro il 47,1.

L’analisi del sondaggio EMG per La7: i voti del centrodestra a M5S?

I dati del sondaggio di EMG per La7 del 2 novembre confermano la crescita del Movimento 5 Stelle, in grado non solo di superare il primo turno di eventuali elezioni politiche, ma anche di battere il Pd, grazie alla capacità di attrarre i voti della Lega Nord in funzione anti Pd.

Solo così, infatti, si spiegherebbe il recupero di un divario di oltre 5 punti percentuali a favore dei democratici nel primo turno, favorito anche da una forte astensione degli elettori nel turno di ballottaggio.

Astensione che, nel complesso, risulta comunque in leggero calo rispetto alla rilevazione della settimana scorsa, passando dal 44,5 per cento, comprensivo di astenuti e schede bianche, al 44,2 per cento della settimana scorsa.