“Terrorismo è tema diverso dai migranti”. Andrea Patroni Griffi, giurista e costituzionalista della Seconda Università di Napoli, sgombra subito il campo dai dubbi e dalla cattiva propaganda che in questi giorni si sta facendo, cavalcando l’onda emozionale degli attentati di Parigi. Perché, chiarisce il docente che giovedì 19 novembre terrà una relazione proprio su questo tema nell'ambito di un convegno sulla Giornata Europea della Giustizia, organizzato dalla Corte d’Appello di Napoli: “Quelli che hanno diritto a rifugio scappano dagli stessi terroristi che seminano terrore in Europa.
È possibile che singoli terroristi possano usare flussi migratori per fare ingresso in Europa, ma questo non consente certo di respingere in massa senza vagliare le singole posizioni chi ha diritto ad asilo e rifugio, a meno di negare diritti fondamentali dell’individuo e rinnegare le stesse basi costituzionali della nostra società”.
Diritti e sicurezza
Eccolo il punto dolente. Il discrimine, la valutazione, la responsabilità nella scelta e nella decisione. Un punto che coinvolge tutto l’occidente, l’Italia in primis. “Diritti fondamentali e sicurezza non sono in teoria tra di loro antinomici – avverteil docente -, ma i problemi sorgono nella concreta disciplina legislativa delle questioni e poi nell'applicazione della norma al caso concreto dinanzi al giudice”.
Vi è poi una riflessione sull'osservatorio dei migranti, "che mostra con evidenza drammatica come dietro il diritto, dietro gli istituti giuridici c'è sempre l'uomo, talvolta troppo spesso nei suoi interessi economici, molto più spesso, e ciò dovrebbe rilevare enormemente di più, nel suo stesso diritto alla vita, e nella dignità della stessa, prima, naturale espressione della centralità della persona umana metavalore del costituzionalismo contemporaneo”.
Politica europea
Nel suo intervento, il professore Patroni Griffi, parlerà, tra l’altro, di multiculturalismo, di principio di eguaglianza applicato agli stranieri e dei diritti dei migranti e delle politiche delle migrazioni, che “vanno correttamente ricondotti ad uno scenario che va trattato sempre più a livello europeo e di 'multilevel constitutionalism'.
E il caso Hirsi sul versante Cedu e quello El Dridi ad esempio nell'ordinamento UE costituiscono espressione di una tale realtà. Ma ancora a tutt'oggi si sente la mancanza di una vera politica comune europea tanto in tema di asilo e di riparto dei rifugiati trai Paesi Ue indipendentemente dal Paese di accesso tanto anche di politica comune di ingresso e quote di ridistribuzione degli stessi migranti economici, per dare una speranza ed una via di lecito ingresso in un’Europa che non può pensare nel mondo globalizzato di chiudersi nel castello di Kafka”.
Il convegno si svolgerà nell'auditorium del Palazzo di Giustizia di Napoli, a partire dalle 9.30, conla presentazionedel presidente della Corte di Appello di Napoli, Antonio Buonajuto.