Erano centinaia. Attraverso il passaparola e volantini affissi nelle zone limitrofe alla "Leopolda", si sono dati appuntamento al quartiere San Lorenzo e da lì è partita la manifestazione "No Renzi". Diverse le sigle di appartenenza, uomini e donne di una sinistra che si sente sempre meno rappresentata, non hanno esitato nei loro cori a definire le riforme, e altre iniziative del Governo, 'opera di cialtroni'.

Tensione alle stelle fuori della Leopolda

Via Il Prato, a poche centinaia di metri dalla sagra renziana in corso, è transennata. I manifestanti vi si sono avvicinati dopo aver percorso il centro cittadino con i loro slogan anti-Renzi: il tema centrale vuole attaccare "Renzi e le politiche di devastazione e sfruttamento del governo e del Pd".

Alle transenne di via Il Prato arrivanomaschere, striscioni e bandiere di numerose sigle disilluse. Gli indignati contro Renzi, sono avversari politici di vecchia data, dai tempi del Renzi sindaco di Firenze, sindacalisti e persone comuni. Anche il mondo della scuola, delusa dai progetti renziani della buonascuola e delle Scuole belle, fa sentire la sua voce.

Alle transenne di via Il Prato la situazione si fa incandescente. I manifestanti decidono che niente e nessuno può sbarrare la strada alla loro protesta, che le loro vocidevono arrivare alle orecchie del diretto interessato e decidono disuperare il blocco. Ad attenderli, decine di agenti in tenuta antisommossa con i loro automezzi. La tensione cresce, i poliziotti devono impegnarsi perché i manifestanti non conseguano l'obiettivo prefisso.

Per Renzi non è finita qui

Non si hanno notizie di feriti, pare che tra i manifestanti e la polizia non vi sia stato alcun contatto. Ma per Renzi, il clima di tensione intorno alla sua kermesse non si èesaurito qui. Per oggi, domenica 13, l'appuntamento è per le ore 10, e proprio in via Il Prato 42, per la manifestazione dei risparmiatori contro il "Salva Banche", i qualigià paventano delusione per non aver ottenuto il permesso di presentare le loro ragioni davanti ai cancelli della Leopolda.

"Renzi riceva almeno una nostra delegazione", chiede la portavoce del movimento "Vittime del Salva Banche", Letizia Giorgianni.

Pare proprio che, mentre all'interno della Leopolda vada in scena l'autocompiacimento, all'esterno i delusi siano in costante aumento.