Una voce siciliana autorevole interviene sulla vicenda che in questi giorni sta catalizzando l’attenzione della politica italiana, parliamo delle vicende legate al Movimento 5 Stelle e al Sindaco di Quarto legato alla camorra. La voce autorevole è quella di Mariano Ferro, leader dei Forconi, che queste storie le ha vissute sulla propria pelle. Era il gennaio del 2012 quando il suo movimento era in una ascesa inarrestabile, erano tempi in cui un gruppo di persone, provenienti principalmente dal mondo dell’agricoltura, aveva deciso di dire basta alle imposizioni dall’alto e alla politica sterile, iniziando a rivendicare i diritti di un popolo schiacciato dalla crisi e dalla globalizzazione.
Furono giorni di grande tensione sociale, le principali arterie stradali vennero bloccate, così come i mercati ortofrutticoli e i principali snodi di accesso all’Isola. Ogni giorno il Movimento dei Forconi si arricchiva di migliaia di nuove adesioni , la protesta diventava sempre più importante tanto da mettere in crisi un intero sistema. Arrivati ad un certo punto i giornali iniziarono a parlare di vicinanza tra i Forconi e personaggi legati alla mafia, ma non solo, iniziarono ad accostare il movimento siciliano all’estrema destra sostenendo di appoggiarsi a movimenti fascisti. Forse furono anche questi titoli a far mutare quella storia, l’opinione pubblica iniziò a guardare con una certa diffidenza ai Forconi e il Movimento registrò anche delle scissioni interne.
Oggi Mariano Ferro interviene sulla vicenda legata al Movimento 5 Stelle e la camorra prendendo le difese di Grillo e del suo partito. «I movimenti, piccoli o grandi che siano – ha sostenuto Mariano Ferro su Facebook – imbarcano tutti, buoni o cattivi, imbecilli o camorristi – fascisti e comunisti, per la selezione serve tempo, ma se peschi nell’universo Italia sarebbe meglio non alzare la voce sull’onestà.
Quello che succede ai sindaci grillini oggi può accadere al Governo nazionale domani. Le tue colpe caro Beppe- conclude Ferro – sono gravi, ma sono altre»
Sarà il tempo a dare le risposte
Insomma, il senso delle parole del leader del Forconi è che quando un Movimento è in ascesa non è semplice controllare tutto e tutti, d’altronde l’esempio è sotto gli occhi di tutti, non passa giorno che non sia scoperto qualche elemento marcio all’interno dei partiti, spesso si tratta di elementi singoli, molto spesso invece il marcio riguarda reti intere di politici.
Se la notizia, però, riguarda il Movimento 5 Stelle tutto è diverso, tutti a puntare il dito, ma in fondo è come se tutti avessero tirato un sospiro di sollievo pensando: “in fondo forse siete come noi”. Può un caso singolo mettere il Movimento 5 Stelle alla stregua di altri che a partire dalla prima repubblica hanno collezionato arresti su arresti? Su questo tema il confronto è apertissimo e molto aspro, sarà il tempo (e gli elettori) a dare le dovute risposte.