Ascoltare la piazza per porre rimedio in tempo utile a un pericoloso errore. Dalle colonne del Corriere della Sera è stato il cardinale Camillo Ruini a lanciare un chiaro messaggio al Parlamento. La votazione sul disegno di legge Cirinnà che mira a regolamentare le unioni civiliè alle porte e i cattolici spingono per modifiche urgenti e immediate. L’ex presidente della Cei, si è mostrato ottimista in merito a un’intesa in extremis con il governo. La voce del popolo del no che si è fatta sentire all’interno del Circo Massimo di Roma non resterà inascoltata.
Ruini, punto di riferimento dei conservatori all’interno del Vaticano e non solo, non ha voluto chiudere del tutto la porta ai partiti che spingono sul via libera al testo. “È importante che i diritti - ha affermato il cardinale che rientrò nel ventaglio dei successori di Joseph Ratzinger - siano attribuiti alle persone che formano le coppie, non alla coppia come tale, per evitare equiparazioni al matrimonio”. La mano tesa di Ruini non è passata inosservata a Palazzo Chigi e non è escluso che nelle ultime ore si possa arrivare a un compromesso per mettere d’accordo tutti.