La Corea del Nord ha annunciato che i test missilistici di questi ultimi giorni sono stati un successo: sarebbe pronto un missile balistico internazionale (ICBM), a testata nucleare, che permetterebbe a Kim Jong-un di colpire gli Stati Uniti. Sarà l'ennesimo bluff del dittatore o un ulteriore passo avanti nei piani nucleari di Pyongyang?

Nuove tecnologie testate con successo

Il Paese ha più volte minacciato attacchi nucleari contro gli Stati Uniti, ma non era stato mai testato un missile teleguidato a lungo raggio e - ancora adesso - diversi analisti dubitano che sia stato effettivamente costruito un ICBM; tuttavia, negli ultimi giorni, il governo di Pyongyang ha annunciato una serie di successi riguardanti test di diverse tecnologie per la costruzione di questi missili internazionali.

Portavoce di Kim Jong-un hanno affermato che la Corea del Nord sarebbe capace di costruire testate nucleari abbastanza piccole da stare su un missile balistico. Inoltre hanno annunciato anche un successo nei test per la tecnologia di rientro del missile nell'atmosfera terrestre senza subire danni, oltre che per un motore a combustibile solido, che gli permetterebbe di preparare un attacco in breve tempo.

'Estirperemo il male dalla Terra'

Un servizio dell'agenzia di stampa governativa "Korean Central News Agency" ha evidenziato la presenza del dittatore Kim Jong-un durante i test. Sembra che abbia detto che la Corea del Nord, da oggi, possa tenere a bada qualsiasi fonte di male sulla Terra, a partire dagli Stati Uniti, grazie a questi missili balistici con testate nucleari potenziate.

Non si sa con precisione quando siano avvenuti questi test, ma è certo che i lanci siano stati effettuati dalla Sohae Space Center, al confine con la Cina, da cui sarebbe partito anche il missile a lungo raggio del febbraio scorso.

Non è chiaro a che punto sia la Corea del Nord con la costruzione di questi missili balistici a testata nucleare, è certo però che le ultime parate militari hanno visto la presenza di un ICBM in bella mostra, anche se alcuni esperti affermano che si trattasse solo di un finto modello per intimorire gli Stati Uniti.

Pyongyang ha assicurato di voler continuare i suoi test, arricchendo il proprio arsenale missilistico nucleare, nonostante le pesanti sanzioni imposte dalle Nazioni Unite nel marzo scorso, in risposta agli ultimi eventi, quando la Corea del Nord testò un ordigno nucleare a gennaio (e il relativo missile a lungo raggio nel mese successivo) che avrebbe provocato un terremoto di magnitudo 5.1.