La virata di Silvio Berlusconia Roma e la conseguente ritirata dell’uomo del fare Bertolaso, hanno senza dubbio mutato gli indirizzi e i contenuti della campagna elettorale per le amministrative. L’appoggio ad Alfio Marchini di Forza Italia ha contribuito a tracciare infatti un solco evidente tra la proposta politica del Centrodestra e quella degli altri principali contendenti al Campidoglio. Una novità per l’imprenditore romano autoproclamatosi, all’inizio della sua avventura, portatore di uno spirito civico estraneo ai tradizionali partiti. Sembrano lontani i giorni degli slogan (“Liberi dai partiti” quello più emblematico ndr) e di quell’indipendenza frutto di un’autonomia decisionale totale.
Ma i sondaggi per ora sorridono all’intesa di Marchini con le forze moderate capitanate dall’ex Cavaliere e l’Ncd di Alfano e lo hanno spinto a rafforzare la fidelizzazione con l’elettorato romano più liberale. Proprio in tal senso deve essere letta l’ultima presa di posizione di Marchini sulle Unioni Civili: “Non ho nulla contro il riconoscimento di nuovi diritti, ma non appartiene ai compiti di un sindaco quello di celebrare nozze gay”.