Novità, questa la parola d'ordine per ciò che concerne il panorama politico della nostra nazione, per essere più chiari abbiamo preso alcuni risultati di diverse case sondaggistiche tra le più famose e attendibili del nostro paese, per poi fare una media che ha delineato risultati, circa le intenzioni di voto, molto interessanti e degni di essere analizzati nei particolari.
Il M5S fa registrare certamente un buon risultato e si presenta come primo rivale forte del PD
Gli altri partiti rimangono in scia con risultati altalenanti che però vanno analizzati nell'insieme, ad esempio se Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia fossero uniti in una sorta di blocco unico, esprimerebbero certamente una forza interessante, insomma un centrodestra unito, ancora oggi, rappresenterebbe un punto di riferimento forte ed importante per gli elettori.
Le risultanze di queste medie giungono dai risultati dei sondaggi di Index, Swg, Emg, Ixè e Demopolis, società serie ed affidabili che mettono a disposizione la loro grande professionalità per diverse tipologie di sondaggi, tra i quali quelli relativi alle intenzioni di voto degli italiani.
Il primo partito è il Partito Democratico guidato dal premier Matteo Renzi che, nonostante le promesse e alcune incongruenze che gli vengono imputate dalle altre forze politiche, fa registrare un 30,95% per il suo partito, quindi consensi in calo rispetto al passato, ma leadership confermata nonostante le difficoltà.
Al secondo posto si piazza il M5S di Grillo con un ottimo 27,76%, un risultato sorprendente che porta il movimento a soli 3 punti percentuali dal primo partito italiano, dietro al terzo posto di un ipotetico podio la Lega del leader indiscusso Matteo Salvini che fa registrare un buon 14,26%, un buon risultato che il segretario vorrebbe far crescere ancora.
Al quarto posto il partito di Silvio Berlusconi all'11,29%, Forza Italia si conferma in un periodo di difficoltà dopo anni nei quali ha rappresentato per il centrodestra la stella polare, a seguire Sel-SI con il 4,46% che rappresenta l'ala più estrema della sinistra italiana, mentre il partito di Giorgia Meloni FDI si ferma al 4,01%, un risultato interessante ma ancora non importantissimo; chiude l'accoppiata Ncd-Udc al 2,79%, risultato questo che non basta per essere tranquilli.