Vincenzo De Luca, il discusso governatore della Regione Campania, è conosciuto per essere un personaggio che non usa mezzi giri di parole per apostrofare o giudicare gli avversari politici. Non ha voluto mancare di mettere il 'cappello' anche sulle vicende tortuose che hanno riguardato, in settimana, la giunta Raggi.

Vincenzo De Luca aveva già avuto modo di appellare il sindaco di Roma come 'bambolina' attirandosi la rabbiadei simpatizzanti del M5S che lo hanno accusato di sessismo. Questa volta, nel mirino dell'istrionico presidente della Regione Campania sono finiti alcuni membri illustri del direttorio del M5S.

Si tratta di Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e Roberto Fico.

La lingua a briglie sciolte di De Luca non ha lesinato anche per loro un appellativo quantomai ingiurioso e sprezzante. 'Sono tre mezze pippe' ha sentenziato l'ineffabile esponente del Pd. 'Sono tre miracolati. Uno sembra un chierichetto (Di Maio) mentre Di Battista è un Gallo Cedrone'. Per Fico, invece, l'appellativo di 'moscio', tanto per non farsi mancare nulla. 'Si baciano in pubblico e poi si abbracciano, ma è chiaro che si odiano – ha proseguito nella propria arringa anti M5S il governatore della Campania – sono dei falsi giuda'.

Le valutazioni di De Luca sulla crisi dell'amministrazione Raggi

Sulle peripezie relative alla formazione della giunta guidata da Virginia Raggi, De Luca non va per il sottile: 'Èun circo equestre che ha ormai stancato l'Italia.

Dopo le tante attese di un' amministrazione seria ora ci si ritrova con questa baldoria. Stanno coprendo Roma di ridicolo'.

Vincenzo De Luca ha anche ricordato i flop elettorali di Di Maio e Di Battista quando si candidarono in precedenza per i rispettivi comuni di appartenenza. 'Con la loro faccia hanno perso sempre, poi hanno sfruttato l'onda grillina.

A Pomigliano, Di Maio prese 56 voti'.

Parole forti, alle quali si attende adesso la replica dei membri del direttorio del M5S fatti bersaglio di improperi. La candidatura di De Luca a presidente della Regione venne aspramente criticata dal M5S per i numerosi procedimenti giudiziari a carico, alcuni conclusi con assoluzione altri ancora pendenti.