Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha comunicato che le votazioni per il referendum costituzionale, si terranno il prossimo 4 dicembre 2016; il premier, a capo del Governo senza mai essere stato eletto dagli italiani, secondo alcuni oppositori, continua a prendere iniziative senza rispettare neppure gli accordi presi con i rappresentanti delle forze di opposizione che non ha neanche consultato per accordarsi su una data che andasse bene a tutti. Renzi, che spinge per votare si alla riforma, ha fatto coincidere la data da lui prescelta con il voto austriaco, nella speranza di portare più italiani possibile alle urne in un contesto di spinta europea al voto, data la bassa affluenza che si teme per questo referendum, considerando che la maggior parte dei cittadini del nostro paese, sono a favore del no.
Renzi: votare si per cambiare l'Italia
Renzi nel comunicare la data per il referendum costituzionale, ha affermato che è necessario votare si per cambiare l'Italia, liberandola dalla situazione di cui è rimasta ostaggio negli ultimi 20 anni e che ne ha bloccato la crescita. Il paese infatti, non deve rimanere nelle mani dei soliti volti noti e per questo, è necessario secondo il premier che gli italiani, il 4 dicembre prossimo, votino si. Il 29 settembre 2016, da Firenze, prenderà il via la sua campagna per il si.
Il Movimento 5 Stelle insorge, considerando vergognoso il comportamemto di Renzi
Il Movimento 5 stelle ha reagito in modo molto duro al comportamento di Renzi che non si è neppure consultato con le opposizioni prima di comunicare la data del voto per il referendum costituzionale, un voto che secondo gli esponenti del Movimento, Renzi avrebbe volentieri ritardato ulteriormente, anche al periodo natalizio, nella speranza di scoraggiare la stragrande maggioranza degli italiani, favorevoli al no, dal recarsi alle urne.
Il Movimento 5 stelle ritiene che il comportamento del Premier, sia vergognoso anche per aver negato al popolo italiano per un così lungo periodo di tempo, di esprimersi su questo argomento.
Forza Italia, tramite Brunetta, accusa il Premier
Anche Brunetta, portavoce e capogruppo alla Camera di Forza Italia, accusa il Premier Matteo Renzi di non aver ascoltato le opposizioni prima di decidere la data, diversamente da come aveva promesso di fare.
Brunetta infatti, afferma: "Aveva promesso di concertare la data o di ascoltare le istituzioni, cioè il Parlamento, prima di fissarla. Non ha fatto niente di tutto questo". Inoltre, così come i rappresentanti dei 5 stelle, anche Brunetta nota che Renzi ha collocato la data della consultazione per il referendum costituzionale quanto più lontano possibile, rifuggendo una volta ancora dalla democrazia. Anche il rappresentante della Lega, Matteo Salvini fa sentire la sua voce affermando in un tweet che voterà no per licenziare Renzi, che chiede invece agli italiani di votare si.