Chi è stato l’artefice dell’ascesa inarrestabile del Movimento 5 Stelle sul territorio e nei Palazzi del potere? Il Partito Democratico. È così che ha risposto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa in Regione. De Luca, come da sua tradizione, non si è trincerato nella diplomazia per puntare il dito contro i colpevoli della gestione fallimentare dell’attuale establishment democratico. “Nel PD ho trovato pippe e fiori di farabutti” ha tuonato l’ex sindaco di Salerno. “Il fenomeno cinquestelle lo si deve perché gran parte della classe politica è costituita da pippe, mezze pippe e pippe intere, gente che ti fa venire la depressione” ha aggiunto.

Dopo le saette lanciate al partito, De Lucaha voluto tuttavia sostenere la battaglia del premier per il Referendum Costituzionale che si svolgerà il 4 dicembre prossimo. Il governatore ha definito una sfida complicatissima quella intrapresa di Renzi che deve fare ancora molto per recuperare il gap con i sostenitori del No. Un divario forse causato anche dalla sottovalutazione, del primo ministro, delle proporzioni della “palude burocratica che condanna a morte l’Italia”.