Un vero e proprio match all'ultimo sangue quello combattuto daDronald Trumpe la sua avvincente rivale Hilary Clinton. Nonostante i numerosi scandali che fanno parlare (soprattutto per quanto riguarda Trump in versione 'sciupafemmine'), i due giungono sul ring più agguerriti che mai e si difendono a suon di accuse e reminiscenze varie.

Il dibattito

Dopo il disastro del primo round televisivo del 26 settembre, in cui lo sfacciato Trump era stato messo più volte all'angolo, determinando così un calo netto nei giorni successivi dei sondaggi a suo favore, sembrava non esservi più nessuna speranza per lui.

Invece, il Mike Tyson della situazione, al di là di ogni aspettativa, pare essersi rialzato sulle sue gambe, anche se tremolante, e quindi ancora in corsa per conquistarsi le redini della Casa Bianca. Pseudo protagonista del dibattito di ben 90 minuti, il video del 2005, un deciso colpo basso per Donald, che racconta di come l'aspirante leader trattasse le donne. Ma Trump non si lascia intimorire e con uno scaltro blitz verbale tenta un coraggioso fair play scusandosi e dicendosi imbarazzato per l'accaduto, cestinandolo immediatamente come "chiacchiere da spogliatoio". È il suo turno e Donald rilancia la patata bollente alla Clinton, ricordandole episodi riguardanti Bill Clinton e le "sue donne": decisamente scorretto!

Il tutto prosegue su questa linea che assume i contorni di una conversazione di basso standard fino a che non ci si decide a parlare dei loro programmi: la riduzione della pressione fiscale sulle imprese, incentivandole così ad investire e una rivisitazione delle politiche ambientaliste di Obama-Clinton per lui; stangata per i "ricconi" e promesse di fare dell'America lo stendardo delle energie rinnovabili per lei.

Il finale

"Cosa apprezza dell'avversario?" La domanda di routine per i due che si contendono il podio. Da donna, madre e nonna, oltre che latente stratega (la risposta infatti cela un riferimento ad una precedente affermazione che accusava Trump di fare gli interessi della propria famiglia), la Clinton incalza: "Di Trump apprezzo i figli"; da mosca che cade nella tela del ragno, Donald afferma: "Di Hilary apprezzo il fatto che sia una combattente che non si arrende mai!" , evidenziando suo malgrado una caratteristica importante per un leader americano dell'avversario.

Nonostante il quasi equilibrato 1-1 dei due, tuttavia, i pronostici sarebbero tutti a favore della Clinton ma, la vita è gli scandali, sono imprevedibili quindi chi alzerà il braccio in segno di vittoria?