Già da tempo la voce rimbalzava sui vari siti e blog, ma senza nessuna fonte ufficiale si pensa sempre alla classica notizia bufala messa su dai vari dietrologi che ne traggono non pochi benefici economici, ma da ieri la notizia è stata ufficializzata dalla trasmissione le Iene, da un’inchiesta fatta dalla bravissima giornalista Nadia Toffa. Dal 2013 Stati Uniti e Europa, stanno trattando un gigantesco accordo commerciale chiamato TTIP in Inglese (Transatlantic, Trade and Investment Partnership), in Italiano (Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti).

Questo accordo di cosa tratta?

L’ idea è di togliere tutti i dazi doganali e uniformare i regolamenti dei 2 continenti, per creare il più grosso polo commerciale con il 45% del Pil mondiale e 820 milioni di persone, l’intento è quello di contrastare lo strapotere dei mercati emergenti di Cina e India. Numerose sono le proteste fatte da comuni cittadini, storici e economisti, perché questo trattato sembra favorire solo le multinazionali, contro l’autonomia dei singoli Stati, che per governare dovranno piegarsi al TTIP a discapito della salute e degli interessi dei cittadini.

La settimana scorsa Obama e la merkel si son detti su TTIP non si torna indietro, insomma prima di lasciare la presidenza Obama spinge per chiudere l’accordo che ha fatto paura a tutti perché negoziato e discusso a porte chiuse nella massima segretezza, da un ristretto gruppo di tecnici della commissione Europea.

Dopo numerose proteste la commissione Europea ha permesso ad alcuni parlamentari di leggere la proposta, uno alla volta in una stanza chiusa, dove possono leggerlo solo su un Computer senza poter fare una fotocopia, possono leggere solo la proposta europea e non quella americana per lo più con una Guardia alle spalle e ripulita di tutti gli allegati dove ci sono i dettagli.

Ma grazie a Wikileaks e Greenpeace ne sappiamo di più: il TTIP si occupa di tutto, dagli abiti ai mobili, dalla chimica ai farmaci, dei servizi pubblici, del cibo. Il TTIP agli Stati porterebbe un guadagno dell 0,5% in 10 anni, pochissimo, guadagnano tutto le multinazionali americane.

Ma a noi italiani cosa cambia se dovessero approvare il TTIP?

Noi abbiamo delle norme molto più restrittive a livello di cibo, quindi si potrebbero vendere carni trattate con ormoni, antibiotici e polli al cloro, il tutto porterebbe ad un aumento dei tumori, oltre altre malattie come l’obesità e il diabete, invece per quanto riguarda gli antibiotici porterebbe la popolazione che consuma carne al rischio della neutralizzazione dell’effetto del farmaco in caso di necessità.

Oltre al rischio della salute per la popolazione porterebbe ad un ulteriore aumento delle spesse sanitarie con un conseguente consumo di farmici sempre a favore delle multinazionali. La TTIP porterebbe ad un abbassamento degli standard del cibo, dove ci saranno prodotti a basso prezzo di bassissima qualità e prodotti carissimi accessibili a pochi, i nostri allevatori e coltivatori rischieranno di essere risucchiati dalle multinazionali. Oggi gli standard di controllo sono abbastanza elevati in Italia, questo trattato porterebbe un adeguamento ad uno standard verso il basso.