“Terremoto in Italia, salvare lavoro, produzioni tipiche, patrimonio culturale: amatrice chiama l’Europa” è il titolo della conferenza che l'europarlamentare Mario Borghezio (Lega Nord - ENF) ha promosso ieri, 29 novembre, al Parlamento di Bruxelles. Alla conferenza era stato invitato, ed ha presenziato, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice. Fin dalle prime ore successive al 24 agosto, quando il sisma lo ha praticamente distrutto, questo piccolo comune è diventato il simbolo del terremoto.
I prodotti tipici e l'importanza dell'identità del territorio
Nonostante la drammaticità degli eventi e l'enormità delle perdite, di vite umane e beni materiali, Pirozzi e gli amatriciani hanno dimostrato di avere le idee ben chiare e soprattutto una visione positiva del futuro.
Secondo il sindaco per far ripartire il territorio è necessario che ne vengano valorizzate le peculiarità, vale a dire le produzioni tipiche. Quindi le prime persone da aiutare sono agricoltori e allevatori: se il loro lavoro non si ferma, c'è speranza per il futuro.
No tax area e un nuovo logo "Terre di Amatrice"
L'On. Borghezio ha presentato all'Europa istanze ben precise, coadiuvato dalle parole di Pirozzi che dal canto suo ha portato il valore di un'esperienza vissuta sulla propria pelle. Alla UE si chiede l'istituzione di una "no tax area" per i territori del centro Italia colpiti dal terremoto e la creazione di un nuovo logo, "Terre di Amatrice". Il logo riporta delle montagne circondate da sette stelle gialle e dalla bandiera tricolore.
Oggi l'Europarlamento deciderà in merito alle misure da adottare in Italia relativamente all'emergenza terremoto, e domani, giovedì 1 dicembre, tali decisioni saranno rese note.
STG per il sugo amatriciano
Sergio Pirozzi si è detto riconoscente per l'iniziativa promossa da Borghezio, e dal canto suo ha ribadito la volontà di portare avanti con la Regione Lazio il riconoscimento del marchio STG (Specialità tradizionale Garantita) per il sugo amatriciano.
"C'è tutto un mondo che sta ripartendo" ha affermato convinto Pirozzi, il quale crede che il terremoto possa rappresentare, oltre al dolore e alla polvere, un'occasione unica per il suo comune, e gli altri piccoli comuni finora dimenticati, per dimostrare davvero quello che valgono.