I risultati del referendum stanno mettendo in crisi tutta la cordata Renzi ma c’è qualcuno, come Angelino alfano, che anziché piangersi addosso si preoccupa di distribuire incarichi alla cerchia di amici e parenti come ultimo disperato tentativo di mantenere saldo il potere fino ad oggi beneficiato. Il Nuovo Centro Destra dispensa regali, questo è quello che appare dalle ultime nomine post referendum. Incarichi che, al di là del prestigio, ai fortunati procurano compensi non indifferenti e destinati a sicura polemica.
La distribuzione di Alfano
Il primo nome che appare sulla lista è quello di Valentina Castaldini, la portavoce di partito, che si è vista catapultata al ruolo di consigliere del ministro per gli affari regionali Enrico Costa, di appartenenza Nuovo Centro Destra. Un incarico che frutta alla Castaldini 30.000 euro, cumulabili ovviamente con il compenso che già riceve in qualità di portavoce di Alfano.
“Sono soldi pubblici” si è affrettata a precisare la Castaldini, puntualizzando che il ruolo di portavoce non scomoda i bilanci pubblici di governo. Ma il suo non è un caso isolato, visto che spunta anche il nome di Ivan Paci, sempre facente parte della cerchia Alfano in qualità di uomo di fiducia. Il Paci, dopo la sconfitta alle elezioni a sindaco del comune di Canicattì in provincia di Agrigento, si è guadagnato un incarico di consulenza che gli frutta 41.600 euro cui si aggiungono i 65.000 euro per la consulenza affidata a Mauro Patti. Mauro Patti, ingegnere di Agrigento, casualmente risulta testimone di nozze di Angelino Alfano e, se non bastasse, la cognata Flavia Montana risulterebbe già da tempo assunta in carico al Nuovo Centro Destra come responsabile della comunicazione web e sui social media.
Chi è Flavia Montana? La moglie di Alessandro Alfano, fratello del ministro nonchè, meglio precisarlo, dirigente nientemeno che delle Poste di, indovinate, Agrigento.
Il gioco dell’arraffa tutto
Parrebbe proprio un gioco ad arraffare tutto prima che sia troppo tardi, quello del ministro Alfano, con favoritismi nei confronti di amici, parenti, amici di parenti.
Un'amara vecchia storia all’italiana, cioè quella di dividere la torta prima che spariscano anche le briciole. Come sempre l'Italia sembra essere in prima linea quando si parla di favoristismi ad amici e parenti. Potrà mai cambiare qualcosa nel nostro paese?