Nel pieno del tormentone firme false di cui si è reso protagonista il Movimento 5 Stelle da Palermo a Bologna, ecco che spunta un altro caso, già peraltro concluso, che coinvolge numerosi esponenti di Pd, Lega, Ncd e Forza Italia.

Questa volta siamo in Veneto, elezioni 2014. La Procura di Verona, a seguito di un esposto del M5S, aveva messo sotto inchiesta 71 imputati, fra cui tre sindaci e numerosi consiglieri regionali. L’accusa riguardava irregolarità nel processo di raccolta firme e la falsificazione degli elenchi per la presentazione delle liste civiche.

L’intera vicenda si è conclusa con il patteggiamento dei 71 indagati per periodi intorno ai 5 mesi, decisione richiesta dalle difese il 15 novembre scorso.

A finire fra i registri della procura, fra gli altri, i sindaci Pd di San Bonifacio e di Pescantina, e il sindaco Ncd di Pressana. Nei primi due comuni, erano finiti come indagati anche i sindaci sconfitti, fatto che aveva portato i deputati M5S Businarolo e Fantinati a chiedere la non validazione delle elezioni amministrative. La richiesta è stata tuttavia negata dalla Procura, in quanto la legge Severino prevede la decadenza solo con pene superiori ai sei mesi.

Tutti gli indagati si sono accordati verso un patteggiamento della pena intorno ai 5 mesi: i rappresentanti Pd e Forza Italia, rispettivamente Giampaolo Provoli e Alberto Bozza, a 5 mesi e 19 giorni, Alice Leso (Pd) e Stefano Marzotto (Udc) a 5 mesi e 20 giorni, il sindaco dem Luigi Cadura a 5 mesi e 12 giorni.

A seguire la lunga lista di sindaci e consiglieri regionali, sono finiti tra le maglie della Procura di Verona anche i pubblici ufficiali che avrebbero dovuto garantire la regolarità della raccolta firme, nonché coloro che parteciparono fisicamente alla loro raccolta.

Tutte le pene commisurate agli imputati e venute fuori dal patteggiamento hanno evitato ai protagonisti della vicenda di ricadere sotto la scure della legge Severino, che non si applica a pene inferiori ai 6 mesi, garantendo agli amministratori di conservare il proprio posto.