Il ministro dello Sport Luca Lotti è stato ascoltato per un’ora e mezzo dal pm romano Mario Palazzi in un luogo segreto, relativamente all’indagine sulla fuga di notizie sugli appalti Consip. Il braccio destro di Matteo Renzi è accusato di rivelazione di segreto e favoreggiamento in merito ad uno stralcio dell’inchiesta sulla corruzione in Consip – la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. A Napoli sono indagati il manager Alfredo Romeo, a capo della Romeo Servizi, e il dirigente della Consip Marco Gasparri, con le ipotesi di associazione per delinquere e corruzione, relativamente al più grande appalto in corso in Europa, il facility management 4, un affare dal valore complessivo di 2,7 miliardi.
Le accuse a Lotti
L’episodio di cui invece sarebbero accusati Luca Lotti, insieme al Comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette e al generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana, per competenza territoriale è passato a Roma nelle mani del procuratore Giuseppe Pignatone. Tutto nasce con l’audizione a Napoli come persona informata dei fatti dell’amministratore delegato della Consip Luigi Marroni che ha dichiarato di aver saputo dai tre indagati delle indagini, tanto da far bonificare dalle microspie il proprio ufficio. Ora i magistrati dovranno capire se questo comportamento dei tre indagati ravvisa gli estremi di un reato.
Lotti risponde ai magistrati
Fin da quando si era saputo del nuovo filone d’inchiesta, grazie a un articolo del Fatto, Lotti si era detto disponibile ad essere sentito dagli inquirenti il più presto possibile, mettendosi a totale disposizione per ogni chiarimento da parte dell'autorità giudiziaria. E così oggi ha potuto ribadire la propria totale estraneità ai fatti, rispondendo a tutte le domande dei pm: “Non ho mai saputo nulla di indagini relative alla Consip e quindi è impossibile che possa aver rivelato circostanze su questa vicenda” avrebbe detto Lotti durante l’interrogatorio, ribadendo di non aver mai frequentato Luigi Marroni, avendolo incontrato solamente due volte nell’ultimo anno.
Ombre anche su Renzi?
Il legale del ministro, il professor Franco Coppi, ha dichiarato all’Agi che si è trattato di “un interrogatorio molto sereno", durante il quale "il ministro ha negato qualsiasi responsabilità dando dei riscontri e nel quale non ci sono state accuse formali”. Ma la vicenda potrebbe riservare ulteriori colpi di scena: secondo un nuovo scoop del Fatto Quotidiano anche l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, che al momento risulta del tutto estraneo ai fatti, sarebbe stato informato dell’inchiesta. Non resta che attendere i prossimi giorni per gli sviluppi delle indagini.