Provengono sempre dalla Capitale i grattacapi principali per il Movimento5Stelle. Se sul piano nazionale Grillo ha indirizzato la nuova linea d’opposizione al governo Gentiloni, sul piano locale la confusione regna sovrana. Le dimissioni presentate sul tavolo di Virginia Raggi dall’assessora ai Rifiuti, Paola Muraro, ha scatenato un putiferio prevedibile ed evitabile. Tutti sapevano che l’iscrizione nel registro degli indagati sarebbe arrivata e così e stato. La linea garantista della sindaca, osteggiata dai componenti stessi dell’ex direttorio grillino, ha toppato clamorosamente dinanzi allo sviluppo dell’inchiesta.
Roberta Lombardi, sin dalla prima ora principale avversaria della Raggi, vuole la resa dei conti senza esclusioni di colpi. Più volte nella guerriglia interna è stato lo stesso Grillo a mediare tra le parti in nome dell’obiettivo nazionale. Anche questa volta il comico ha seguito la vicenda dal suo quartier generale ma è atteso nelle prossime ore nella Capitale. La sensazione è che per Virginia Raggi, Muraro a parte, le cose non sembrano mettersi per il meglio.