In occasione dell'assemblea nazionale "Il mondo sta cambiando" organizzata da L'Altra Europa con Tsipras a Roma questo 28 gennaio, Blasting News ha intervistato in esclusiva il noto autore TV ed esperto di comunicazione Carlo Freccero, il quale dopo un applaudito intervento in plenaria, si è gentilmente soffermato ai nostri microfoni. Ecco cosa ha detto.
'Il populismo cresce a causa della cattiva distribuzione della ricchezza e contro il pensiero unico'
Freccero, ormai ovunque nel mondo soffia sempre più forte il vento del populismo, cosa ne pensa?
"Il punto è che c'è un pensiero unico che sta dominando da oltre trent'anni, ovvero dall'inizio della finanziarizzazione dell'economia mondiale di fine anni '70, che ha portato al paradosso che l'1% della popolazione mondiale ha la quasi totalità delle ricchezze e il restante 99% ha quasi niente.
Ma il pensiero unico sta mostrando oggi una sua debolezza e c'è un corto circuito fra tutto questo. Il populismo si inserisce in questo contesto. Ricordo che storicamente il populismo nasce in Russia come movimento di sinistra. Oggi esso è disprezzato e criticato, anche a ragione, però di fatto esso nasce per rompere con il pensiero unico".
In questo quadro come mai la sinistra è sempre più percepita come assente dalla contestazione dell'esistente?
"Per dirla con una battuta il fatto è che c'è un'immagine sinistra della sinistra. E questa è stata creata da chi negli anni ha sostenuto la Terza Via, da chi ha voluto esportare la democrazia, da chi ha precarizzato il lavoro (vedi Jobs Act) e ha finanziarizzato l'economia.
La sinistra ha appoggiato tutto questo in nome del progresso per abbracciare la globalizzazione. Va poi aggiunto che questo pensiero unico ha lavorato molto sulla manipolazione della propaganda, un fatto molto importante: il pensiero democratico americano si basa sul fatto che il popolo è visto come un qualcosa da educare. I simboli della massoneria presenti sulla banconota del dollaro sono molto eloquenti.
Oltretutto la sinistra ha il problema di essere legata a un pensiero razionale che nasce con l'illuminismo francese su cui poi si è innescato il socialismo. Ma vi è stata poi una mutazione genetica della sinistra che per cavalcare il progresso è finita per cavalcare il pensiero americano e quindi ha perso la sua identità, facendosi manipolare.
Oggi essa non ha strumenti per comunicare. La vecchia sinistra lavora sulla ragione e su tutte delle nozioni che oggi sono viste come antiquate. Le domande da porci in questa fase sono tre. Come si può comunicare oggi il pensiero critico della sinistra in un mondo dominato dalla propaganda e dalla manipolazione? Inoltre, il populismo è una forma da criticare in toto oppure da prendere in considerazione? Infine, è possibile fare di fare delle alleanze con questo populismo oppure no? Sono tutte questioni su cui riflettere bene".
'Abbattere il PD è il problema principale per far rinascere la sinistra'
Passando alla politica italiana, come crede possa risorgere una sinistra?
"Io penso che il vero problema è quello di abbattere il Pd e con esso il pensiero unico che il Partito Democratico rappresenta, questo è il problema principale per provare a far rinascere la sinistra in questo paese".
Crede che i prossimi referendum sociali sul lavoro possano essere utili in tal senso?
"Io credo che siano una battaglia fondamentale per l'affermazione dei valori della sinistra. E credo che il tema dei voucher sia quello principale. Il problema è che l'agenda dalla politica si mischia, c'è ad esempio chi vuole le elezioni subito, e quindi diventa spesso difficile parlare di contenuti".