Sono tempi duri per Donald Trump alle prese con questioni piuttosto intricate fra le nomine dei suoi nuovi collaboratori, gli annunci di nuove politiche fiscali e le relazioni con gli altri leader mondiali, tutto sullo sfondo di una contestazione popolare che non manca mai, ad ogni sua nuova iniziativa.
Dopo lo scandalo che ha colpito Michael Flynn, accusato di aver trattato con i russi a proposito della revoca delle sanzioni internazionali, prima che fosse cominciato il suo mandato, un'altro fulmine a ciel sereno scuote i nominati da Trump all'interno della sua squadra politica.
Robert Harward, vice ammiraglio di ruolo, rifiuta la nomina al posto vacante di segretario alla sicurezza, ufficialmente per motivi personali, ma secondo le rivelazioni dei media, veri nemici pubblici di The Donald, pare che ci sia un forte disaccordo interno con le decisioni prese dal nuovo presidente.
Donald Trump e la Casa Bianca
Le accuse rivolte a Trump sono di poca democrazia nella scelte relative alla formazione del proprio team e secondo la CNN ed il New York Times, Harward avrebbe dichiarato che alla Casa Bianca regna il caos più totale.
Dichiarazioni sicuramente forti e molto decise, che tuttavia non sono confermate così come anche Flynn aveva inizialmente smentito di aver avuto contatti con i russi per poi arrendersi alle accuse.
Il vice ammiraglio ha invece spiegato la sua scelta maturata a causa dell'impegno full time che una carica del genere richiederebbe e visto l'inizio della sua pensione, le sue priorità sono la famiglia e le proprie questioni finanziarie.
Harward ed il Governo Trump
Robert Harward è un americano cresciuto in Iran e che ha fatto parte delle forze speciali della Marina impegnate in Afghanistan ed Iraq.
Era stato membro del Consiglio di sicurezza, ai tempi di George Bush jr., e vice comandante del Comando centrale americano.
Promosso nel 2011 al ruolo di vice ammiraglio, oggi si occupa dell'azienda aerospaziale e della difesa Lockheed Martin, che a sede ad Abu Dhabi e di cui è il dirigente.
Per #Trump si tratta del terzo episodio scomodo dopo Flynn, di cui è accusato di sapere e che potrebbe causargli altri problemi e di Andrew Puzder che a sua volta aveva appena rifiutato la carica di segretario del lavoro.
Rimangono ora in corsa per il ruolo lasciato libero da Harward, Keith Kellogg, generale pluridecorato che lo sta per ora ricoprendo ad interim e David Petraeus, ex direttore della Cia.
Quest'ultimo si trova però ancora in stato di libertà vigilata dopo aver passato informazioni segrete all'amante che cura la sua biografia.
Un ennesimo possibile #scandalo per un Donald Trump che dopo il rumore della sua campagna elettorale, sta passando alla cronaca più per le polemiche con i media che per il suo programma politico tutt'oggi ancora avvolto nel mistero più totale.