Renzi avverte: al lingotto nessuno pensi di trovare "lo stesso stile scanzonato e gioioso della kermesse fiorentina". Da venerdì a domenica prossima il Lingotto farà da cornice ad un momento per riflettere e discutere di politica. E se qualcuno avesse dei dubbi, il candidato uscente alla Segreteria del Pd specifica: "ci troveremo con gli amici che nel PD sostengono la mia candidatura e con chi vorrà aiutarci a riflettere".
Renzi: è tornato il momento di tornare a elaborare idee e sogni
Detta la scaletta ideale della convention che per tre giorni attirerà su di sè gli occhi della politica italiana e anche di quelli "che sanno solo fare polemica, criticare, attaccare gli altri senza proporre niente".
Renzi sa che al Lingotto si giocherà molte delle carte a sua disposizione, per convincere gli indecisi a stare dalla sua parte e a sostenerlo ancora una volta per conquistare la Segreteria del Partito. Mentre il dibattito interno si fa sempre più combattivo in vista delle primarie. Nelle stesse ore in cui uno dei suoi fedelissimi - il Ministro dello Sport Luca Lotti - è al centro di una campagna mediatica e politica che ne sta mettendo a dura prova la tenuta: persino il suo ex compagno di partito Roberto Speranza è arrivato a chiederne le dimissioni. Nelle stesse giornate lunghe e drammatiche, per le note vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo il padre Tiziano, Renzi non può distogliere l'attenzione dal prossimo appuntamento da cui dipenderà il suo futuro da leader.
Non è infatti un particolare trascurabile che proprio il Lingotto sarà la sede "per costruire insieme la mozione congressuale" di cui fra l'altro è già disponibile un testo base.
Renzi: il Lingotto sarà la casa per ripartire
Renzi non ci sta a farsi mettere all'angolo dagli 'scissionisti' del Pd e dalla minoranza interna. Non si rassegna all'idea di farsi trascinare nel quotidiano e pericolosissimo logoramento interno, a cui vorrebbero costringerlo e sceglie perciò di rivolgersi "a tutti quei milioni di italiani che vogliono passare il tempo a discutere del futuro dei nostri figli: ecco - ha auspicato l'ex premier - io vorrei che il Lingotto fosse la casa da cui ripartire per tutte queste persone". E di una ripartenza vera, Renzi, ne ha veramente bisogno.