Gli ultimi sondaggi politici elettorali ad oggi, lunedì 6 marzo, riguardano l'indagine effettuata in questi giorni da Winpoll-Scenari Politici in merito alla fiducia dei tanti leader che stanno cercando di rimettere in sesto la sinistra democratica, ampiamente in crisi in questi ultimi tempi, visto come stanno andando le cose con il Partito Democratico. Quale personaggio politico riscontrerebbe maggior fiducia tra gli italiani?
Ultime notizie sondaggi politici elettorali, lunedì 6 marzo: Matteo Renzi è ancora il più amato dalla sinistra italiana?
Ebbene sì, è ancora lui il 'più amato' dalla sinistra democratica italiana: l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi riesce, ancora una volta, a raccogliere il maggior consenso rispetto a tutti gli altri potenziali leader concorrenti della sinistra italiana.
Il 30,6% la percentuale ottenuta dall'ex capo di governo contro il 28,4 per cento ottenuto dal secondo in classifica, Giuliano Pisapia e il 26,2 per cento da Andrea Orlando, colui che viene indicato come il probabile nuovo segretario Pd. Via via, più staccati tutti gli altri con Pierluigi Bersani, oggi a Mdp, con il 21 per cento, Michele Emiliano con il 18,4% ed Enrico Rossi al 16,9%.
Non piacciono troppo, invece, Pippo Civati (16,2 per cento), Roberto Speranza (13,3%) e la 'vecchia volpe', Massimo D'Alema (8,9%).
Sondaggi politici elettorali 6 marzo: nessuna coalizione riesce a conquistare la maggioranza
Gli ultimi sondaggi, questa volta incentrati sulle coalizioni e condotto da Emg Acqua per La7 tracciano una situazione preoccupante.
Infatti, al momento, secondo le ultime indicazioni di voto, la politica italiana non avrebbe alcuna vera maggioranza. PD, Sinistra italiana, Mdp e autonomia riuscirebbero a conquistare 234 seggi, ma anche nel caso di un allargamento con il Nuovo Centro Destra le cose non cambierebbero: 253 seggi contro il minimo di 316 necessario.
Il centrodestra ristretto a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale non arriverebbe a 200 seggi (solo 191) mentre un'eventuale coalizione no-euro con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Movimento 5 Stelle raggiungerebbe quota 293, numero considerevole ma ancora insufficiente.
Infine, nemmeno una seconda riproposizione del cosiddetto Patto del Nazareno riuscirebbe a produrre risultati: solo 306 seggi da poter conquistare.