Il mese di marzo è ormai agli sgoccioli e continuano ad arrivarci aggiornamenti sui Sondaggi politici. Le intenzioni di voto ai partiti di quest’ultimo periodo illustrano una situazione ben chiara, con il Movimento 5 Stelle passato al comando, anche in maniera netta per alcuni istituti di ricerca, mentre il Partito Democratico si trova ad inseguire dopo anni di primato. Situazione incerta alle loro spalle, dove non c’è un Centrodestra capace di contrastare i grillini, neppure unendo le forze. A seguire vi mostriamo quanto emerso dalla rilevazione effettuata da WINPOLL.
WINPOLL: M5S al comando, flessione per Forza Italia
Il M5S si trova in testa già da qualche settimana, ma stavolta ha deciso di schiacciare sull’acceleratore, andando ad allungare (+0,9%). I pentastellati sono quotati al 27,4% ed hanno un discreto vantaggio sul Pd, che insegue con il 25,7%. Quest’ultimo, però, prova a mantenere il passo, grazie all’aumento registrato rispetto alla scorsa volta (+0,4%). Si registrano delle flessioni per Forza Italia e Lega Nord, in ambedue i casi di mezzo punto percentuale (-0,5%). Il partito di Silvio Berlusconi si trova al 13%, mentre quello di Matteo Salvini si attesta all’11,5%. Lieve calo anche per Fratelli d’Italia (-0,2%), che scende al 5,2%. Si prosegue con il movimento dei Democratici e Progressisti, che dopo essere esploso nelle settimane passate, subisce un calo (-0,3%), portandosi al 4,3%.
Una perdita viene riscontrata pure per la lista di Giuliano Pisapia (-0,5%), che scende al 3,2% e si vede avvicinare dall’Alternativa Popolare (3,1%), che incrementa dello 0,3%. Sinistra Italiana segue con l’1,2% (+0,1%), mentre Rifondazione Comunista si trova allo 0,5% (+0,1%). Ci sono poi le liste rimanenti, che si dividono così la fetta rimanente: CSX all’1,3%; CDX al 2,1% e Altri all’1,5%.
Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per altre news sui sondaggi elettorali, scopriamo quali sono le ultime novità in tema di primarie del Partito Democratico. A livello nazionale, si stima che Matteo Renzi sia nettamente in vantaggio sui suoi avversari, totalizzando il 66,4%. Andrea Orlando raccoglie il 30,5%, mentre Michele Emiliano racimola appena il 3,2%.
Quest’ultimo, sarebbe in vantaggio solamente in due province della Puglia (Bari e Foggia). Gran parte dei circoli provinciali sarebbero con l’ex Premier al comando, mentre soltanto sette circoli vedrebbero vincitore l’attuale ministro della Giustizia al Governo.