Non è passato nemmeno un mese dall'incontro alla White House tra la cancelliera Angela Merkel e il neoeletto presidente americano Donald Trump (a due passi dai fatidici 100 giorni di mandato). Un meeting che la leader tedesca ha definito "sufficiente" nei giorni a seguire, ma che in realtà è stato piuttosto complesso in termini di strategie condivise durante il colloquio. E tutto ciò certamente non è legato solo allo scarso "savoir-faire" dimostrato da Trump, che non ha stretto la mano alla cancelliera.

I temi dell'incontro del 17 marzo alla Casa Bianca

Il meeting tenutosi alla Casa Bianca il mese scorso tra la cancelliera tedesca e il presidente americano è stato proficuo nello stabilire un comune sentire rispetto ai temi di prosperità, sicurezza e pace. Trump ha riconosciuto la leadership in tandem di Francia e Germania nel tentativo di trovare una soluzione al conflitto in Ucraina. Ha anche ringraziato il Paese tedesco per il suo impegno nell'aumentare le spese militari (dall'attuale 1,2%), un tema che, invece, è stato oggetto di scontro con gli altri alleati europei (solo 4 su 27 sono andati in questa direzione).

Il magnate statunitense, inoltre, ha aggiunto che Germania e America devono lavorare unite contro la minaccia dell'Isis.

Sulle altre questioni cruciali, il divario tra le due posizioni è risultato incolmabile. In primis il problema dell'immigrazione, che ha visto Trump arroccarsi dietro le parole simbolo della sua campagna elettorale, "America first", ovvero gli Stati Uniti prima di tutto e: "L'immigrazione è un privilegio, non un diritto". Angela Merkel ha risposto a queste affermazioni, confermando la necessità di proteggere i rispettivi confini, ma contemplando al tempo stesso la necessità morale e politica di ogni Stato di accogliere i profughi che scappano da guerra e povertà.

L'invito a Ivanka Trump al W20

Il summit "Women 2.0", apertosi il 24 aprile a Berlino, che si concluderà oggi, si basa sull'incontro di personalità autorevoli nel panorama internazionale, per discutere intorno a temi di strettissima attualità. Sicurezza, energie sostenibili, inclusione & diversità, Politiche e Futuro Digitale, potenziamento dell'Economia delle donne nel G20 e non solo.

All'evento internazionale, la cancelliera tedesca ha invitato la figlia di Trump, e si ritiene che la scelta sia maturata proprio in seguito al precedente parziale insuccesso del 17 marzo nel meeting con il presidente statunitense. Ivanka è sembrata felice e onorata dell'incontro: a lei Angela Merkel ha riservato i migliori onori. Tuttavia, la cancelliera non ha potuto evitare che l'ospite venisse fischiata quando ha difeso il padre dall'accusa di misoginia affermando, al contrario, che Trump è "uno straordinario campione nel sostenere le famiglie".