La conferma è arrivata dallo stesso ministro italiano, l'iva aumenterà, forse piccolo taglia dell'irpef e distanza dalla linea Renzi, queste le parole di padoan che ha anche confermato l'impegno del governo nel campo delle privatizzazioni.

Negli ambienti governativi si parla di uno scambio equa tra aumento dell'imposta e una riduzione del cuneo fiscale che dovrebbe cosi favorire i consumi delle famiglie italiane. Questa è la formula che secondo il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan potrebbe favorire la crescita italiana.

Ecco però che la proposta di Padoan va a sbattere contro la linea portata avanti da Renzi e dalla corrente renziana del Pd, no all'aumento delle tasse, questa la prima regola dell'ex primo ministro toscano.

Padoan ha dichiarato al Messaggero che lo scambio tra iva e cuneo fiscale equivale ad una sorta di svalutazione interna che porterebbe beneficio alle imprese esportatrici, che non potendo più beneficiare del cambio favorevole, troverebbero terreno fertile da questa manovra finanziaria.Nell'agenda del governo Gentiloni però non c'è solo l'aumento dell'iva, si parla ormai sempre più spesso di un possibile taglia dell'irpef, già promesso da Renzi per il 2018.

Al momento però di questa manovra non c'è alcuna traccia nel Documento di economia e finanza approvato lo scorso martedi.Dovendo rispettare i vincoli imposti da Bruxelles, il governo ha al momento pochi margini per attuare le riforme che sono prioritarie per Padoan.

Resta caldo il tema delle privatizzazioni, in questo caso c'è l'avalo incondizionato dell'Europa. Anche qui però i renziani sono contrari, temendo una svalutazione dei gioiell italiani che potrebbero entrare nel mirino delle multinazionali straniere.

Altro tema importante per il governo italiano resta quello delle banche, con Padoan che ha assicurato che quest'anno verranno utilizzati soltanto 10 dei 20 miliardi a disposizione del governo italiano per il salvataggio delle banche in difficoltà.

Padoan ha tenuto a a precisare che l'Italia è stato il primo paese a mettere in campo lo strumento delle ricapitalizzazioni precauzionali.Il ministro dell'economia ha anche rassicurato sul fronte delle risorse da destinare ai contratti degli statali, zittendo al momento le voci delle Cgil che parlavano di un blocco dei fondi per i lavoratori.

Staremo a vedere se il ministro riuscirà a mantenere queste promesse.

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