Sono settimana di attesa e di studio del campo nemico per Silvio Berlusconi. Il capo di Forza Italia è tornato forte sulle scene politiche, dopo essersi liberato dal Milan, coltivando l’obiettivo nemmeno tanto velato di rientrare dalla porta principale di Palazzo Chigi. Prima delle elezioni, tuttavia, a tenere banco è il dibattito interno sulla legge elettorale. Berlusconi ha cercato sponde in Parlamento con gli ex alleati della Lega, incassando una gelida intesa. L’ex Cavaliere ha tentato l’approccio anche con Matteo Renzi ma, un accordo con il segretario del Partito Democratico, appare al momento una mera utopia.

Eppure i sondaggi sorridono al ritorno da protagonista di Berlusconi che punta forte su un impianto di tipo proporzionale. Se le alleanze dovessero risultare decisive, infatti, l’arte della trattativa propria al numero uno forzista tornerebbe indispensabile. Proprio per evitare un simile scenario le altre forze politiche appaino intenzionate a confermare il maggioritario nella nuova legge elettorale. Una sorta di Italicum rivisitato, con l’equiparazione tra Camera e Senato dello stesso premio di maggioranza e con l’eliminazione dei capilista bloccati. Dei numerosi testi circolati in Parlamento, il disegno di legge redatto da Ettore Rosato potrebbe fungere da vero punto di partenza per un accordo a larga scala tra molti partiti.