Aperte le urne in Iran per l'elezione del nuovo presidente, a quattro anni da quella di Hassan Rohani. Il moderato riformista si è di nuovo candidato in contrapposizione al conservatore Ebrahim Raisi. Dopo una lunga ed estenuante campagna elettorale, il popolo si ritrova ad esprimere la propria preferenza fra l'una e l'altra figura politica, con paure e incertezze rispetto a entrambi.
La questione nucleare
Punto cardinale delle due campagne elettorali, ufficialmente chiuse alle 8 ora locale, le 5 ora Italiana, è l'accordo sul nucleare raggiunto nel 2015 con i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza della Nazioni unite e la Germania (5+1).
Mentre Rohani difende tale accordo sottolineandone i vantaggi, tra cui la diminuzione di sanzioni economiche, il calo di ”iranofobia” all'estero e una maggiore apertura con gli altri stati, i sostenitori di Raisi lo rispettano e lo condannano allo stesso momento. I conservatori, infatti, accusano le potenze occidentali di non rispettare le condizioni previste.
Promesse e attacchi
Durante la sua campagna elettorale, Rohani ha sottolineato anche i risultati raggiunti dall'Iran negli ultimi anni, come la riconquista del mercato petrolifero, e ha promesso un governo volto a lavorare per la pace e il progresso. Inoltre, ha definito il voto di oggi come una scelta fra “inganno e onestà”. Dall'altra parte, Raisi ha attaccato l'amministrazione Rohani.
Secondo la sua opinione, il governo moderato, restato in carica negli ultimi quattro anni, è il primo responsabile dei problemi economici dell'Iran e della disoccupazione. Ha quindi promesso la creazione di nuovi posti di lavoro "così che il popolo mantenga la sua dignità".
Come si vota in Iran
Come scritto nella Costituzione della Repubblica islamica dell'Iran, il voto è riservato al popolo ed ognuno può esprimere il proprio parere tramite pubbliche elezioni.
Nell'articolo 113 viene sottolineata l'importanza dell'elezione del presidente, definita come la più alta espressione del voto e della propria libertà. Per essere eletto, il candidato deve raggiungere una maggioranza netta superiore al 50%. Il presidente è anche capo del governo e viene eletto ogni 4 anni. Il suo mandato può essere rinnovato una sola volta consecutivamente.
Le urne sono già aperte dalle 8 di questa mattina ora locale e si chiuderanno questa sera alle 18 ora locale, le 15 ora italiana. Le schede cartacee verranno conteggiate manualmente. Il ministero dell'Interno ha reso noto che i risultati saranno resi pubblici in modo graduale, dopo che il Consiglio dei guardiani si è dichiarato contrario alla decisione di fornire soltanto i dati finali. Le motivazioni dietro questa decisione sembrano essere legate ai problemi delle speculazioni che sono emerse durante le ultime elezioni, poi sfociate in violenti scontri.