Secondo quanto rivelato dal quotidiano Repubblica, il governo italiano guidato da Paolo Gentiloni avrebbe compiuto un “passo formale” con L’Unione europea. Sarebbe, infatti, stato conferito mandato al nostro rappresentante, l’ambasciatore Maurizio Massari, di chiedere ufficialmente al commissario per le Migrazioni, il greco Dimitris Avramopoulos, di cambiare Politica ed intervenire per aiutare il nostro paese a risolvere l’emergenza migranti. L’Italia, secondo quanto si apprende, ritiene ormai insostenibile il fatto che le imbarcazioni di proprietà delle Ong, ma anche quelle delle missioni Frontex ed Eunavformed, che battono bandiere diverse da quella tricolore, vadano a prendere migliaia di profughi fin sulle coste libiche, per poi sbarcarli solo su quelle dello Stivale.
Il governo italiano, finalmente, sta valutando la possibilità di negare l'approdo nei porti italiani a queste navi. E l’Europa ne è stata subito informata.
Forza Italia esulta: ‘Sbarchino in Francia, Spagna, Croazia o Malta’
In una nota congiunta, i parlamentari di Forza Italia Renato Brunetta, Paolo Romani, Maurizio Gasparri e Laura Ravetto si dicono soddisfatti della notizia, anche se non ancora ufficiale, della chiusura dei porti italiani alle navi straniere cariche di migranti. “Il nostro Paese - sostengono i berlusconiani - non può da solo e nell'indifferenza dell'Europa farsi carico di decine e decine di migliaia di disperati che ogni settimana giungono dal Nord Africa sulle nostre coste”.
Chiedono che i paesi dell’Ue facciano la loro parte per attuare politiche che blocchino a monte l’arrivo di profughi disposti a tutto pur di attraversare il Mediterraneo. Gli azzurri pretendono anche chiarezza sul ruolo delle ong. Ed è proprio facendo riferimento alle Organizzazioni non governative che Renato Brunetta si chiede come sia possibile “che 14 navi su 14 vengano tutte nei porti italiani, quando sarebbero possibili sbarchi a Malta, in Spagna, in Francia, in Dalmazia”.
Anche il Pd è d’accordo, parla Latorre
Di fronte all’emergenza epocale dello sbarco di migliaia di migranti ogni giorno, mentre il parlamento discute ancora di ius soli, il governo minaccia la chiusura dei porti italiani. Iniziativa, quella di una azione formale in Europa (anche se non ancora ufficializzata al momento), che il presidente della commissione Difesa del Senato, Nicola Latorre (Pd), definisce “giusta e opportuna”.
Per l’esponente Dem la “priorità” resta sempre quella di “salvare vite umane”. Ma quello dell’accoglienza, aggiunge, “non può che essere un impegno condiviso da tutti i paesi europei”, anche se l’Italia dovrà comunque dimostrarsi unita.