Nella puntata di questo 13 giugno di 'DiMartedì' su La7 è intervenuto Giuliano Pisapia di Campo Progressista, che ha commentato gli ultimi sviluppi della fase politica, ecco le parti salienti di quello che ha detto.

Pisapia: 'Sono stato spesso critico verso le politiche di Renzi, non sono la stampella di nessuno'

Pisapia è stato incalzato dai vari giornalisti presenti in studio sulle sue differenze con Renzi, a cui ha risposto: "A parte il referendum su cui ho votato Sì perché credevo che comunque non incidesse sulla prima parte della Costituzione e che rispettasse alcune indicazioni dei Costituenti, ma avevo criticato quella legge perché non si cercò un'alleanza più larga.

Ma su tutti gli altri temi concreti sono stato molto critico, in decine di interviste ho detto a Renzi di non guardare a destra ma invece a sinistra".

Sulle avances di Renzi verso di lui negli ultimi giorni, Pisapia ha detto: "Io non dico di essermi offeso, però non si può passare in un'ora da Berlusconi a Pisapia, questo è il punto di partenza. Io mi sono sempre battuto contro le leggi ad personam e le leggi berlusconiane. Io sono parte di un progetto più largo che cerca di costruire un programma condiviso. Noi stiamo facendo un progetto che in questo momento è purtroppo alternativo al Partito Democratico perché la maggioranza del Pd non ci ha dato una risposta alla domanda di fare insieme un nuovo centrosinistra.

Io credo che bisogna recuperare gli oltre 3 milioni di elettori che il PD ha perso e bisogna riconquistare con una precisa svolta politica le milioni di persone che votavano centrosinistra e che ultimamente hanno votato per i 5 Stelle. In queste settimane sono stato definito stampella di Renzi o stampella di D'Alema, ma io non sono la stampella di nessuno.

Io credo che serva un centrosinistra molto ampio che sappia essere in discontinuità con quello che è stato fatto in questi anni. Noi vogliamo unire i tanti che nel territorio in questi anni hanno portato avanti dei contenuti: abbiamo 270 Officine delle Idee che stanno lavorando al programma".

Alla domanda sul perché ha proposto le Primarie a Renzi ha detto: "E' stata una provocazione, sapendo che purtroppo non ci sono le coalizioni perché c'è il proporzionale.

Però l'ho sfidato perché le tante persone che mi seguono vogliono una sfida sui contenuti e non sulle persone. Lui ha fatto delle leggi che io non condivido, ma io dico: lasciamo stare il personalismo e guardiamo ai contenuti e sfidiamoci su questi. E' per questo che lavoriamo a un soggetto autonomo e indipendente di centrosinistra".

Nel merito del tema dei voucher, Pisapia ha detto: "E' stato sbagliato quello che ha fatto il Governo, io sarò in piazza con la CGIL e con la Camusso farò presto un dibattito sulla democrazia nei luoghi di lavoro".

'Prodi a Palazzo Chigi? Ci metterei la firma'

Infine Pisapia ha risposto alla domanda se una figura come Prodi può essere utile a ricomporre il PD con ciò che si colloca a sinistra: "E' una personalità che ha vinto contro il centrodestra: ci vuole una persona sopra dalle parti.

Io sono considerato così ma in questo momento appaio in una situazione delicata. Se Prodi fosse disponibile anche come candidato a Palazzo Chigi io ci metterei la firma. Lui ha già detto che non vuole più impegnarsi in politica, ma è una personalità che ha talmente stima nel popolo del centrosinistra e potrebbe essere quello che mette insieme chi oggi è diviso".