Alla camera arriva oggi la proposta dell’eliminazione dei vitalizi per tutti i parlamentari. Già domani potrebbe avere il via libera del Parlamento, per poi passare al Senato.
Il disegno di legge a firma del deputato Pd Matteo Richetti sebben sostenuto da un ampio fronte di forze politiche capeggiate dal M5S, non spegne del tutto i maldipancia di molti parlamentari, alcuni interni anche allo stesso PD, ma è difficile immaginare qualche deputato dem voglia difendere un privilegio così impopolare.
Il leader del M5S, Beppe Grillo, oggi è a Roma, e assisterà ai lavori parlamentari con Davide Casaleggio.
Così il comico genovese comunica la decisione su Twitter: "Sarò alla Camera per seguire i lavori dell'Aula sui vitalizi. #BastaPrivilegi per gli onorevoli: una volta per tutte". Ed Emanuele Fiano non perde l’occasione per lanciare una frecciatina a Grillo: “Grillo sarà in tribuna per sostenere una legge del Pd".
Il vecchio proveddimento del 2012, che, applicando il sistema contributivo, trasformava il regime previdenziale dei parlamentari equiparandolo a quello dei dipendenti pubblici, viene adesso superato, come afferma Richetti: "Si tratta di un privilegio inaccettabile che va superato". Quel meccanismo infatti garantiva gli assegni anche di ex e parlamentari di lungo corso, che ora invece sono penalizzati dal nuovo provvedimento, dato che la legge prevede infatti che la pensione sia calcolata con il sistema contributivo per tutti i parlamentari, anche per gli ex.
Il testo che oggi arriva in Aula sarà modificato per conformarsi ai dubbi espressi dalla commissione Bilancio, dalla Ragioneria e dal governo. Dubbi che avevano scatenato l’ira del M5S. Il timore dei pentastellati è che alcuni emendamenti potrebbero ridare alle Camere il diritto di erogare gli assegni, e rivedere il capitolo sulle Regioni e la reversibilità.
Danilo Toninelli (M5S): "Abbiamo una grandissima paura"
L’approvazione della legge è attesa per mercoledì, ma l’incognita resta il Senato. L’asse PD-M5S, infatti, a Montecitorio non dovrebbe riservare sorprese. Anche se Danilo Toninelli (M5S) non nasconde la sua preoccupazione: "Noi sosteniamo e voteremo la pdl Richetti anche se non è la nostra proposta. E ci auguriamo che venga approvata. Abbiamo però una grandissima paura. Bisogna stare molto attenti: il Pd ha detto che la vuole portare in aula, non che la vuole votare e approvare...".
Al pentastellato risponde Matteo RIchetti: "Mi fa molto piacere che si uniscano i grillini, ma loro hanno firmato questa legge solo poche settimane fa".
Appare chiaro che a latere della legge continua la lotta tra i Dem e il M5S, le lotte contro la casta sono da sempre un baluardo dei grillini, e farsi soffiare la firma su un provvedimento del genere da quelli che i pentastellati considerano come alcuni dei più strenui difensori dei privilegi non sarebbe certo un bene per il movimento di Grillo.