“L’Immigrazia è una follia voluta da chi vuole che tu vada via”, inizia così l’ultima canzone scritta dal cantautore Giuseppe povia, noto da anni per le sue posizioni filo cattoliche, esplicitate in testi come ‘Quando i bambini fanno ooh’ e ‘Luca era gay’. Questa volta, però, Povia stupisce tutti e, il 28 luglio scorso, posta sul suo profilo Facebook il video umplugged di ‘Immigrazia’. Il testo è talmente duro contro i migranti da aver suscitato reazioni sdegnate e accuse di razzismo, come quelle pronunciate dall'assessore all'accoglienza del Comune di Acquaformosa (Cosenza), nonché delegato per l'immigrazione della Regione Calabria, Giovanni Manoccio.
Di tutt’altro tenore il commento di Matteo Salvini il quale, condividendo il video su Fb su richiesta dello stesso Povia, lo definisce un “coraggioso”.
Il testo di Immigrazia
Secondo Povia, dunque, il sistema basato sull’immigrazione selvaggia di clandestini e sui salvataggi in mare sarebbe una “follia” attuata deliberatamente per costringere i giovani italiani ad emigrare a loro volta. Occorrono, infatti, “nuovi schiavi” per far aumentare il Pil, quindi, “gli immigrati di domani saranno i nuovi italiani”. Ma la colpa del crollo dei salari e del fatto che i migranti svolgerebbero lavori che gli italiani divenuti “molli” non accettano più, non è dei nuovi arrivati, perché, ecco uno dei passaggi chiave, “c’è un disegno molto chiaro, il potere veterano con la scusa del razzismo vuole fare fuori l’italiano”.
Povia ironizza anche sul fatto che queste affermazioni possono costare a chi le fa la qualifica di “incivile e intollerante”. Accusa inoltre il governo italiano di essere “chiacchierone”, mentre impone ai suoi cittadini di stare zitti o, in alternativa, di essere politicamente corretti. Parole di condanna anche per “l’italiano alternativo” che “vuole fare l’antirazzista”.
“‘Accogliamo tutti qua’ disse il figlio di papà”, prosegue Immigrazia puntando il dito contro l’immigrato che, “mentre noi litighiamo, lui si prende il nostro posto”.
Il post di Salvini e le accuse di razzismo contro Povia
Parole che sono letteralmente musica nelle orecchie di Matteo Salvini. Il segretario della Lega Nord è talmente felice della ‘conversione’ di Povia da commentare in una sola riga il video in cui il cantautore si esibisce con la sua chitarra.
Per Salvini, Povia non è altro che un “uomo e artista coraggioso” che scandalizza i “buonisti”.
“La canzone di Giuseppe Povia è semplicemente vergognosa, indegna, incivile, razzista - dichiara invece il già citato Giovanni Manoccio - un vero e proprio inno al razzismo infarcito di affermazioni false con alcuni passaggi che fanno rabbrividire”.