Il Governo ha posto la fiducia sul testo licenziato dalla commissione Finanze, e la decisione è stata annunciata alla Camera dal Ministro per i Rapporti col Parlamento, Anna Finocchiaro e oggi, 12 luglio, all'ora di pranzo ci sarà il voto.
Protesta del Movimento 5 Stelle
La richiesta di voto non è stata bene accolta dai pentastellati, che hanno protestato in aula mostrando salvadanai di ceramica contenenti decine di monetine, e un enorme striscione con la scritta: "Ladri...ladri di risparmi". La protesta non si è fermata nemmeno dopo i numerosi richiami da parte del Presidente di turno, Simone Baldelli.
Ad ogni modo, la decisione del Governo di porre la fiducia ha scontentato tutte le opposizioni compreso Mdp che, nonostante ciò, ha fatto sapere che alla fine voterà la fiducia. A far salire la tensione contribuisce anche la pressione dei tempi del dibattito.
Ecco cosa prevede il decreto: cessione della parte buona di Veneto Banche e Popolare di Vicenza a Banca Intesa per la cifra simbolica di "1 euro"; allo Stato invece va la parte "non buona", ovvero le sofferenze di Npl (prestiti non performanti), i costi (anche se non totali) della fusione e degli esuberi, sportelli di troppo sia di Intesa che delle due banche, per l'ammontare di 5 miliardi. Queste misure sono state concordate con Bruxelles.
Ai partiti di opposizione non va giù nemmeno il metodo utilizzato in questa delicata vicenda: Renato Brunetta di Forza Italia parla di incompetenza del Ministro Padoan, che aveva promesso condivisione sulle banche, invece ha posto la fiducia e ha annunziato una lettera al Presidente Mattarella.
Anche la Lega contro il Governo
La Lega Nord già nei giorni scorsi aveva dichiarato il suo voto contrario anche se, con Giorgetti, aveva ammesso che, di per sé, l'intervento di Intesa sarebbe stato il male minore. Mentre ieri a Montecitorio si teneva la protesta del Movimento 5 Stelle, il blog di Grillo rincarava la dose: "Non sappiamo cosa vorrà dire domani essere fascista, sappiamo cosa vuol dire oggi: il governo metterà la fiducia sul decreto banche per dare altri 17 miliardi di euro ai banchieri, mentre 250.000 italiani sono a rischio povertà.
Ma questo non è fascismo è solidarietà", ha scritto il leader dei pentastellati, riferendosi sia al disegno di legge dedicato alla spinosa questione, sia a quello sulle banche. Anche il Senato è alle prese con un altro decreto molto delicato e criticato, quello sui "vaccini obbligatori".
Ma si sa che nella pratica politica, la fiducia viene posta per compattare la maggioranza parlamentare che sostiene il Governo, o per evitare l'ostruzionismo delle opposizioni.