Nella puntata di questo venerdì 4 agosto di 'In onda' su La 7 è intervenuto il padre comboniano Alex Zanotelli, da sempre impegnato nel sociale e nell'aiuto alle popolazioni più povere dei paesi africani, il quale è stato intervistato circa gli sviluppi degli ultimi giorni relativi agli sbarchi dei profughi e al ruolo delle ONG. Ecco le parti salienti di quello che ha detto.
'Sui migranti un giorno diranno di noi quello che noi diciamo dei nazisti e della Shoah'
Padre Zanotelli ha esordito dicendo: "Mi dispiace vedere che questo attacco alle ONG che si sta ripetendo in tutta Europa è funzionale a tutto un discorso che ha il sottofondo del razzismo.
C'è tutto un sottofondo che sta emergendo e non ho problemi a dire che il razzismo sta crescendo. Questo fa chi si esprime mettendo sospetti sulle ONG, le quali invece tentano di fare un lavoro che gli Stati europei dovrebbero fare. In questo Mediterraneo ci sono seppellite più 50.000 persone. Penso che un giorno diranno di noi di quello che noi diciamo della Shoah e dei nazisti, perché abbiamo assistito a questo scempio incredibile. E' ora che ci svegliamo e prendiamo un'iniziativa".
'Abbiamo costretto l'Africa ad accordi che porteranno ancora più fame: ci saranno altri 50 milioni di profughi'
Poi Zanotelli ha proseguito, commentando una recente uscita di Matteo Renzi: "A me è spiaciuto leggere che Renzi sia andato a prendere dalla Lega la frase 'aiutiamolo a casa loro'.
Ma magari li aiutassimo a casa loro, ma come può un Governo come quello italiano dire questo dopo aver tagliato i fondi alla Cooperazione, che è ai minimi termini. Non solo: facciamo una Politica che è quella dei nostri affari, delle banche, dell'ENI e di Finmeccanica. Il problema è politico: noi come Italia ed Europa stiamo strozzando l'africa con gli EPA (Economic Partnership Agreement), ovvero accordi forzati sull'Africa che non li voleva con i quali obbligheremo i paesi africani a togliere i dazi, mentre la nostra agricoltura che è sovvenzionata da 50 miliardi di euro all'anno.
Saremo capaci di svendere i nostri prodotti in Africa, ma gli africani non potranno competere e faranno la fame. Dopo ci sarà certamente molta più fame di prima. Io cito l'ONU e dico che entro il 2050 i 3/4 dell'Africa sarà non abitabile e l'ONU si aspetta 250 milioni di profughi climatici, di cui 50 milioni dalla sola Africa.
Queste sono le prospettive che dobbiamo aspettarci. O il mondo diventa più solidale o saremo destinati a sbranarci vicendevolmente".
'Vogliono screditare le ONG, non possiamo fermare migranti consegnandoli a carnefici: è da criminali'
Padre Zanotelli ha poi aggiunto: "Io sono perplesso perché stanno cercando di screditare chi prova a dare una mano del Mediterraneo. L'obiettivo è screditare le ONG e fa parte di un clima generale che c'è in Europa di chi non vuole accogliere i migranti, sono mesi e mesi che ciò sta accadendo. Eppure su 70 milioni di migranti nel mondo buona parte neanche viene da noi, l'86% resta nel sud del mondo. Dovremmo vergognarci. Un passaggio importante è quello libico: noi abbiamo ancora imparato come Italia che dobbiamo starcene lontani dalla libia?
I libici ci odiano a morte, noi abbiamo sulla coscienza un colonialismo terribile, durante l'occupazione abbiamo fucilato e impiccato 100.000 libici, poi abbiamo fatto una guerra contro Gheddafi che doveva essere amico di Berlusconi. Ma davvero dobbiamo inviare navi adesso e pensare che possiamo fermare i migranti consegnandoli a dei carnefici? A me viene in mente la parola 'criminali'. Dobbiamo solo vergognarci come europei e come italiani per quello che sta accadendo".
'L'Italia ha le sue responsabilità: sta vendendo armi a tutti'
Infine Zanotelli ha precisato: "Il fatto che si salga su una nave si controlli è normale, uno Stato fa il suo dovere, il problema non è quello. Ma dobbiamo difendere assolutamente la gente che muore in mare.
E non illudiamoci che si fermeranno, perché continueranno ad arrivare da tutte le parti.Abbiamo dato 6 milioni di euro ad Erdogan per fermare 3 milioni di siriani, ma loro finita la guerra vorranno tornare nella loro patria: non è che scappano a cuor leggero. Ma perché noi come italiani non ci domandiamo quali sono le nostre responsabilità in queste guerre visto che stiamo vendendo le armi a tutti?"