Mancano davvero pochi mesi per poter approvare tutti quei disegni di legge che non hanno ancora concluso l’iter previsto dal nostro sistema bicamerale: sono davvero numerose infatti le proposte rimaste bloccate nella “navetta” tra Camera e Senato. Il tempo stringe: considerando che la legge di bilancio impegnerà a lungo il Parlamento nelle prossime settimane, è chiaro che sono pochi i provvedimenti che riusciranno a vedere la luce entro la conclusione di questa legislatura. A complicare la situazione c’è la complessa situazione politica, con i numeri a Palazzo Madama sempre più risicati per il governo Gentiloni, per il “ritorno a casa” di numerosi parlamentari che ultimamente si sono riavvicinati a Silvio Berlusconi e al centrodestra.

Un rinvio per lo ius soli

Infatti, non si parla più da tempo di alcune proposte in discussione, come la legge contro l’omofobia, ferma ormai da anni nella Commissione affari costituzionali del Senato. Sono lontani i giorni in cui Matteo Renzi con una doppia fiducia faceva approvare in poche settimane le unioni civili. E il testamento biologico sembra aver subito lo stesso destino, dopo l’improvvisa accelerata dovuta all’eco mediatica del caso del Dj Fabo. Sono proprio i temi dei diritti quelli più a rischio, per la ferma opposizione della componente centrista. Così è scomparso dal calendario di settembre un punto critico come lo Ius soli, su cui era stata avviata la discussione prima della pausa estiva.

Forse se ne riparlerà ad ottobre, anche se aumenta il pessimismo a riguardo.

Manca una maggioranza

“Per poter approvare qualsiasi norma, serve una maggioranza: purtroppo per le disposizioni sulla cittadinanza non c’è” spiega il capogruppo Partito Democratico al Sanato Luigi Zanda, mentre Forza Italia e Lega festeggiano. Viste le migliaia di emendamenti preparati, in particolare dal Carroccio, il governo avrebbe dovuto porre la fiducia sui diversi articoli del testo di legge, ma il rischio sarebbe stato troppo alto, nonostante l’impegno di Sinistra Italiana – che però conta pochi senatori – a votare una cosiddetta “fiducia di scopo” ad un esecutivo che non sostiene.

Le proposte di legge da discutere

Ma sono tanti i progetti di legge che hanno occupato per mesi le Camere e che rischiano di non vedere mai la luce. Openpolis ha provato a contarli: sarebbero addirittura 95, per due terzi bloccati al Senato. Dalla proposta Fiano che punisce la propaganda fascista, alla norma sui vitalizi, con il Movimento 5 Stelle che accusa il Pd di volerla affossare dopo la rapida approvazione a Montecitorio.

E poi ancora disposizioni sulle materie più diverse, come il nuovo Codice della strada, la class action, gli orari di apertura degli esercizi commerciali, la diffamazione sulla stampa, il cognome da dare ai figli o la tutela degli orfani dei crimini domestici. Infine ci sarebbe da approvare la nuova legge elettorale sulla quale però un accordo sembra davvero lontano.